Alba (Cn), il ritorno del Principe Bianco

Scritto da Redazione | settembre 24, 2021 0

gruppo tartufi

Non manca molto alla 91ma edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, una delle principali vetrine dell’alta gastronomia italiana, che dal 9 ottobre al 5 dicembre inonderà di profumi e visitatori le meravigliose colline di Langhe, Monferrato e Roero,  tenendo alto il vessillo della sostenibilità.

Una sostenibilità – sottolineano gli organizzatori – intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo direttrici sociali ed economiche, percorrendo il sentiero delle opportunità della transizione energetica, verso un’economia a emissioni zero.

Cuore della manifestazione rimane, come sempre, il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, all’interno del Cortile della Maddalena, il luogo ideale per apprezzare e acquistare i pregiatissimi tuberi, unitamente alla rassegna Albaqualità e Alba Truffle Show, reso ancor più interessante dalle Analisi Sensoriali del Tartufo, curate dai giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, dalle Wine Tasting Experiences dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero e dai numerosi chef che firmeranno i Foodies Moments.

LE  NOVITA’

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Tra le principali, il progetto Dawn to Earth che, collegando Alba al resto del Pianeta, porta a dialogare tra loro, durante il ciclo di incontri Sostenibilità Incrociate, personaggi dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design, della cultura e ovviamente, della cucina d’autore.

Significativo, inoltre, è il percorso avviato dall’Ente Fiera per ottenere la certificazione ISO 20121, demandata a Bureau Veritas Italia, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto della manifestazione sull’ambiente e al contempo, valorizzare le ricadute positive sulle persone e il territorio.

cuoco tartufi

Infine, l’avvio della collaborazione con il Castello di Perno e il collettivo The Musketeers, con l’intento di legare la cucina all’arte e promuovere la rete dei ristoranti stellati aderenti all’iniziativa, facendone un museo diffuso di arte contemporanea.

LE  CONFERME

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Nel weekend che anticipa l’apertura della Fiera, sabato 2 e domenica 3 ottobre, troveranno ampio spazio folclore e tradizione, grazie all’ impegno della Giostra delle Cento Torri.

Si comincia sabato 2 ottobre, con l’Investitura del Podestà e la Rievocazione storica in piazza Risorgimento, ad Alba, in una formula inedita, slegata dalla tradizionale corsa e il giorno successivo, domenica 3, si correrà il Palio degli Asini, attorno al Duomo, sua sede originaria.

La Fiera conferma inoltre la grande attenzione verso le  nuove generazioni, allestendo per i bambini l’area dell’Alba Truffle Bimbi, presso il Palazzo Mostre e Congressi intitolato a Giacomo Morra.

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Rinverdendo l’appuntamento con la solidarietà, in collaborazione con l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, il Castello di Grinzane Cavour ospiterà – il 14 novembre – la XXIII edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento che vede la partecipazione, in sala o in collegamento da tutto il mondo, di grandi chef e personalità della politica, della cultura, dello spettacolo,  riunite allo scopo di vendere i migliori esemplari di Tartufo Bianco d’Alba per raccogliere fondi da destinare a enti benefici in Italia e nel mondo.

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Oltre agli appuntamenti di Truffle, Wine and Sport, che rinsaldano il legame tra il Tartufo Bianco d’Alba, i grandi vini e il mondo dello sport, un’autentica immersione nel territorio e nella cultura verrà quindi offerta grazie al ricco calendario di mostre, eventi sportivi, rassegne, incontri e concerti.

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA 2021

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La città di Alba, Capitale della Cultura d’Impresa 2021 e prossima sede della Global Conference on Wine Tourism, è capofila di un territorio straordinario, capace di giocare in squadra con tutti gli attori del sistema territoriale, ha tenuto a ribadire il sindaco della cittadina langarola.

<<La natura ci dona il pregiato Tartufo, i grandi vini e gli straordinari prodotti agricoli, che contribuiscono a rendere eccezionale l’accoglienza per migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. A noi non resta che preservare questa meraviglia, valorizzandola, senza rovinare questo patrimonio non per niente tutelato dall’Unesco, che abbiamo ricevuto in eredità dai nostri padri e ne siamo semplicemente custodi, in attesa di consegnarlo alle generazioni future>>.

Si ringrazia la Fiera Internazionale del tartufo Bianco d’Alba per i crediti fotografici; ph. Giorgio Perottino/Getty Image; ph. Giorgio Pulcini.

 

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