Alta Val Taro (Pr), terra da super-bio
C’è un angolo di Appennino, in provincia di Parma, dove il vento della novità incontra quello della tradizione e diffonde linfa nuova in tutta la valle, traducendosi in agricoltura e allevamenti moderni ma rispettosissimi dell’ambiente; ospitalità smart ma genuina; capacità comunicativa e distributiva in linea coi tempi.
Questo posto si chiama Val Taro, gioiello verdissimo ai confini tra Emilia, Liguria e Toscana, che, negli ultimi anni, ha saputo intercettare la crescente passione per il biologico, adattando quella che, di fatto, è sempre stato il suo modus vivendi.
Oggi, in questo che è considerato uno dei territori meglio conservati della provincia di Parma, forme di produzione moderne e modalità smart nel campo della comunicazione e della distribuzione vanno a braccetto con un’ agricoltura e un allevamento fondati su un grande rispetto per l’ambiente, con ricadute positive anche su forme di ospitalità come agriturismi e B&B.
C’è persino un’associazione, i Piccoli Produttori Alta Val Taro, che riunisce questi microscopici eroi del super bio, ognuno dei quali ha una storia di vita interessante, legata al culto della natura, dei sapori genuini, del buon vivere.
Ma vediamo qualcuna di queste esperienze.
AL MERCATO DI BORGOTARO
Ogni lunedì mattina, a
Borgotaro, capoluogo della valle, la passione per il biologico anima il
mercato di piazza Verdi, con bancarelle profumatissime, che espongono quanto di meglio le aziende locali producono.
Tra queste, la Fattoria di Famiglia Querzola, 30 ettari tra i seni dell’Appennino, 8 dei quali consacrati alla coltivazione biologica di mele, pere, ciliegie, frutti di bosco, susine, pesche, albicocche, noci e nocciole, per un totale di 15mila piante e 40 varietà di frutta.
Un vecchio fienile in pietra è diventato il laboratorio di trasformazione, dove, con un’attrezzatura che lavora sottovuoto in tempi ridotti e a basse temperature, vengono prodotti senza additivi marmellate, succhi di frutta, creme, mostarde, caramelle, frutta sciroppata e altri prodotti di gastronomia rurale.
Ad Albareto, l’azienda agricola Casa Lanzarotti è la dimostrazione di come la vita nella natura non significhi rifiuto della tecnologia e delle innovazioni: con un impianto fotovoltaico che ha consentito di coprire gran parte del fabbisogno di energia elettrica, Iris e Gianluca si dedicano a produzioni rigorosamente biologiche e, per quanto possibile, a km 0, che spaziano tra carni, salumi, uova, verdura, frutta, marmellate, succhi e conserve, ma pure pane e dolci di grande qualità, distribuiti anche al di fuori della valle.
Queste fattorie offrono anche esperienze di WOOFING, che ogni anno porta ragazzi e ragazze da tutto il pianeta a trascorrere un periodo di lavoro all’aria aperta sui loro terreni, in cambio dell’ospitalità e della possibilità di imparare una nuova lingua e fare un’esperienza nella natura.
L’ALLEVAMENTO
Il Consorzio Carne Bio Valtaro riunisce allevatori che applicano i regolamenti europei, a partire dall’armoniosa integrazione all’interno dell’ecosistema e all’utilizzo di foraggi prodotti localmente.
Priva di residui chimici, antibiotici, stimolanti di crescita e OGM, la carne del Consorzio può essere ordinata anche online o con gruppi di acquisto.
Da questa esperienza, è nato BIO BOVE, azienda di produzione e vendita di hamburger con carne biologica, formaggio proveniente dall’Azienda Agricola Biologica Monte Pelpi e pane fresco. Il suo food truck itinerante è un’istituzione per gli escursionisti e i centauri che programmano una sosta gastronomica al Passo Cento Croci.
TRA BIRRA E PARMIGIANO DI MONTAGNA
La miglior compagna di un panino che sprigiona il profumo e il sapore del territorio non può che essere una birra nata dall’amore per la terra e dalla voglia di sperimentare.
Primo birrificio biologico dell’intera Valtaro, Turris Birra propone, oltre a un’ ottima birra Regina del Bosco con castagne, visite guidate all’azienda e degustazioni su prenotazione nello stabilimento a conduzione familiare di Borgotaro.
Non troppo distante, quello sociale di Borgotaro è uno dei pochissimi caseifici in cui la produzione di Parmigiano Reggiano conserva una gestione consortile. Le visite guidate con apertura in diretta della forma a mano e piccola degustazione si tengono ogni venerdì e domenica d’estate, su prenotazione, e rappresentano il modo migliore per scoprirne tutte le sfumature e comprendere il significato della certificazione “di montagna”.
AGRICAMPEGGIO IN YURTA
Al confine con l’Oasi WWF dei Ghirardi, l’Agriturismo Ca’ Cigolara non è solamente un pittoresco tentativo di creare un modello alternativo di ospitalità, quello dell’agricampeggio, dove gli alloggi sono delle originali yurte mongole.
Oasi di pace dalle suggestioni spirituali, il posto dell’anima creato da Simona e Diego è anche un luogo di coltivazione, allevamento e produzione di prodotti bio, dai più classici succhi e marmellate fino alle essenze estratte dalla lavanda che colora il campo.
Ultimo ma non ultimo, l’agriturismo Ca’ Bianca di Ostia Parmense è perfetto per una vacanza nel segno del relax, tra i frutteti e il bosco del podere.
Se è quasi scontato dire che la degustazione dei prodotti, in vendita anche nel sito, è una gioia per il palato, è forse meno ovvio parlare delle linea speciale cookies dog, biscotti bio pensati per i cani; della farina di canapa, del prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano di Montagna.
Articoli correlati: