Alto Adige, Lana al sapore di mela
L’Alto Adige è il più grande frutteto d’Europa e Lana, col suo circondario, è la località che , per estensione, conta più meleti, tanto da arrivare a coprire l’1% dell’intera produzione regionale.
Le circa 500 aziende agricole sparse sul territorio sono in grado di produrre ogni anno la bellezza di 70mila tonnellate di mele, grazie non solo alla mano dell’uomo, ma anche alle particolari condizioni geografiche e al clima alpino-mediterraneo, che ne tiene a battesimo tante varietà.
Tra le più antiche, ricordiamo la Maschanzker, la Kostliche, la Ledererer o la Goldparmane. Mentre le più diffuse e conosciute rispondono ai nomi di Golden, Red Delicious, Fuji, Gala o Granny Smith, inconfondibile nella sua buccia verde brillante, introdotta a partire dagli anni Settanta del secolo scorso.
FIORITURA DEI MELI, CHE SPETTACOLO!
Ma è a primavera, in particolare ad aprile, che i meleti diventano protagonisti di questi dolci declivi, colorandoli col bianco rosato delle loro generose fioriture.
File ordinate di alberelli ricoperti di gemme e fiori radiosi trasformano i frutteti in una specie di tavola imbandita, con le montagne ancora incappucciate sullo sfondo e nuvolette gagliarde che scorrazzano in cielo sospinte dall’immancabile venticello.
Sicuramente, uno dei più begli spettacoli della natura, che attira anche molti turisti e cicloturisti, che possono godere di tanta bellezza nel pieno rispetto delle regole anti Covid.
La fioritura è un momento molto importante anche per i contadini, che devono controllare che i fiori non siano troppo fitti, eliminando quelli in esubero, per consentire alla pianta di sopportare il peso di una giusta quantità di frutti.
Il lavoro non si ferma neppure al tramonto, perché, onde evitare che le basse temperature notturne facciano morire i fiori, i contadini azionano gli impianti di irrigazione che, spruzzando l’acqua, liberano in prima battuta quel calore sufficiente ad avvolgerli e a proteggerli dal freddo alpino, prima che la stessa acqua torni a congelarsi formando curiosi ghiaccioli attorno ai rami del melo.
Per avere frutti buoni, saporiti e croccanti, i contadini adottano anche la tecnica di eliminare quelli danneggiati o troppo piccoli e tagliare i ramoscelli che fanno ombra, in modo da consentire alla pianta di portare a maturazione i frutti più grossi e più belli.
LANA IN FIORE
Non ci fossero le restrizioni da Covid-19, Lana avrebbe ospitato come ogni anno, per tutto aprile, la rassegna Lana in Fiore, con un ricco programma di eventi legati alle mele, tra cui laboratori e corsi di cucina, conferenze, visite guidate ai meleti ed escursioni alla ricerca di erbe selvatiche e il torneo di golf “Ai meli in fiore”.
Pazienza, ma appuntatevi comunque l’evento, perché in un futuro prossimo, sarà sicuramente possibile parteciparvi, scoprendo una cittadina deliziosa, dalla forte vocazione turistica, che conserva, tra le tante curiosità, anche un Museo della Frutticoltura, all’interno della residenza medievale Larchgut, dove mille metri quadrati di superficie espositiva illustrano, con l’ausilio di supporti multimediali, la storia di questo frutto da Adamo ed Eva ai giorni nostri (la mela di Afrodite, quella di Steve Jobs; l’impiego della mela in medicina, nella cosmesi, nella pittura, in cucina…), insieme al grande lavoro dell’uomo e l’interazione tra i tanti protagonisti della frutticoltura altoatesina.
LA RICETTA
Dal ricettario Lana in Fiore-anche sui piatti, eccovi la ricetta per un golosissimo Tiramisù alle mele.
Ingredienti (10 porzioni): 1 uovo intero; 1 tuorlo; 250 gr di zucchero; 250 gr di mascarpone; 200 gr di ricotta;200 gr di panna;1 cucchiaio di marsala o liquore all’uovo; scorza di limone; 1 bustina di zucchero vaniglinato; 1 kg circa di mele Golden Delicious; del succo di mela; biscotti savoiardi oppure Pavesini; mandorle e pinoli tritati e tostati.
Preparazione
Composta di mele: sbucciare le mele, tagliarle a pezzetti, farle cuocere per alcuni minuti, frullarle e lasciare che la composta ottenuta si raffreddi.
Crema di mascarpone: sbattere insieme il tuorlo, l’uovo, lo zucchero e lo zucchero vaniglinato, riscaldando poi il tutto a bagnomaria (scaldare l’acqua fino a 85 gradi) senza mai smettere di mescolare. Aggiungere il mascarpone, la ricotta, il liquore all’uovo, la scorza di limone grattugiata e infine la panna montata.
Comporre gli strati di tiramisù, utilizzando dei bicchieri per porzionarlo, iniziando dai savoiardi bagnati col succo di mela, facendo seguire uno strato di composta e uno di crema mascarpone. Ripetere la sequenza e decorare alla fine il tutto con le mandorle e i pinoli tostati; mettete a riposare in frigorifero per circa 30 minuti e poi servite con un sorriso.
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