Il miele diventa quindi un mezzo per conoscere il nostro Paese da un punto di vista diverso, quello dell’amore per la terra e i suoi frutti, del rispetto ambientale e, naturalmente, delle api, il cui ruolo di insetti impollinatori è fondamentale per le colture e per la nostra stessa esistenza.
QUALCHE IDEA PER UN WEEKEND FUORIPORTA
Ottobrata – Zafferana Etnea (Catania) – Tutte le domeniche di ottobre
Giunta alla 43a edizione, l’Ottobrata Zafferanese è uno degli eventi gastronomici più importanti del sud Italia., famosa in tutto il mondo e amatissima dai catanesi e non solo.
È suddivisa in più sagre che si svolgono nei fine settimana di ottobre, dedicate ai prodotti locali e stagionali, tra cui il tipico miele di zagara, arancio, castagno, eucalipto, limone, millefiori e fico d’india, abbinabile, quest’ultimo, a formaggi stagionati e dal sapore intenso.
L’edizione di quest’anno volge anche lo sguardo al mondo green con un’area dedicata al gluten free e con stoviglie monouso biodegradabili al 100%. E non mancano chef, che deliziano i visitatori con degustazioni e ricette creative, anche a base di miele.
Il patrimonio territoriale della città di Zafferana Etnea è molto vasto, con monumenti e architetture meravigliosi che vanno anche oltre il centro storico. E poi c’è l’Etna con il cratere principale e i tanti sentieri che si snodano lungo i suoi fianchi.
Sagra del Miele – Châtillon (Aosta) – 28-29 ottobre
L’ultima domenica di ottobre, Châtillon diventa capitale regionale del miele e le vie del borgo si riempiono di bancarelle dei produttori di Miel du Val d’Aoste.
A fare da sfondo, la cerimonia di premiazione del concorso regionale dedicato ai mieli valdostani, che vede in gara miele millefiori chiaro e scuro, di rododendro, di tiglio, di tarassaco e di castagno.
Il millefiori di montagna, ottimo per la cura dell’apparato digerente, viene impiegato in diverse ricette, anche per preparare un ottimo sugo per la pasta, con pomodori secchi, mandorle tostate e capperi.
Nell’ex Hotel Londres, vicino al municipio, si trova inoltre il Museo del Miele che racconta la storia dell’apicoltura attraverso immagini, attrezzi e altri cimeli d’epoca.
In tempi antichi, Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione. Lo testimonia la presenza di numerosi castelli e torri, come il Castello Gamba, dei primi anni del 900, che ospita il museo di arte moderna contemporanea.
Mielinumbria – Foligno (Perugia) – 5-6 novembre
Tutta la dolcezza del miele umbro e dei prodotti dell’alveare in questa mostra mercato tra le più importanti in Italia, che si svolge nella suggestiva cornice di Palazzo Trinci.
In programma, degustazioni guidate, show cooking, convegni sull’apicoltura, laboratori per i bambini per imparare a fare le candele in cera e conoscere meglio il mondo delle api.
Non manca anche una sezione per gli addetti ai lavori con forum e convegni per approfondire le tematiche legate al miele e al mondo delle api.
I mieli più diffusi sono quelli di castagno, millefiori e acacia; con quest’ultimo, a Carnevale, si cospargono le tipiche castagnole, soffici e golosissimi bignè fritti.
Da non perdere, il centro storico d’impianto medievale, con palazzo Trinci, oggi Museo della Città, il Duomo di San Feliciano e palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia.
Mielemente – Montelupone (Macerata) – 8-10 dicembre
E’ la più antica manifestazione degli apicoltori marchigiani, con oltre quarant’anni di storia ed è il
primo mercatino di Natale interamente dedicato al miele e ai prodotti derivati.
Un appuntamento che mette in luce il grande patrimonio apistico della regione, con eccellenze come il miele millefiori, di acacia, castagno, girasole, ginestrino, lupinella e varie melate.
Montelupone ha assunto anche la presidenza nazionale de Le Città del Miele; fa parte de I Borghi più belli d’Italia e vanta la Bandiera Arancione. Vanta inoltre un Presidio Slow Food per il carciofo; tra le ricette tipiche, la tisana al carciofo di Montelupone, che si può addolcire con un miele locale, come quello di lupinella, dal sapore delicato. Il centro storico è racchiuso da mura con quattro porte d’ingresso e un’originale pavimentazione in pietra. Tra le vie del borgo, spiccano meravigliosi palazzi nobiliari e chiese come quella di San Francesco, eretta nella seconda metà del Duecento e rivista in epoca tardo barocca.
Crediti fotografici Paola Colla
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