Astigiano, nasce la Via delle Api e del Miele
Può essere anche una ricchezza per la mente, il tempo nei lunghi mesi del lockdown; un’opportunità per dare vita a progetti green, capaci di valorizzare i territori e aprire nuove frontiere alla tutela dell’ambiente e al turismo eco-sostenibile.
Ecco allora, che un manipolo di apicoltori dell’Alto Astigiano (Piemonte), ispirati e coordinati da un esperto di marketing territoriale e turistico come Davide Palazzetti, ha dato vita a una vera e propria Via del Miele e delle Api, pensata sia per salvaguardare uno degli insetti più importanti per la vita sulla Terra, che per promuovere quel turismo eco-sostenibile ed esperienziale che piace tanto ai visitatori e di cui il territorio ha sempre più bisogno.
BEETOURISM, IL TURISMO DELLE API E DEL MIELE
Gli apicoltori dell’Alto Astigiano, sparsi tra i comuni di Castelnuovo Don Bosco, Buttigliera d’Asti e San Paolo Solbrito, dove agricoltura e viticoltura sono meno presenti e i profili delle colline disegnano paesaggi bellissimi, hanno voluto dare il la a un vero e proprio Beetourism, il Turismo delle Api, dando modo ai visitatori, non appena avremo tregua stabile dal Covid, di visitare le loro aziende e scoprire da vicino il mondo magico delle api, della produzione del miele e di tutti i prodotti derivati.
GLI ESEMPI STRANIERI
Esempi importanti arrivano anche dall’estero, dove la tendenza ecoturistica più recente è proprio quella legata all’apiturismo e alla mielicoltura.
La Norvegia ha inaugurato per prima un vero e proprio corridoio verde fiorito per attirare e fornire nutrimento agli insetti impollinatori.
In Irlanda, è invece partito il progetto B-lines, che di percorsi di questo genere ne prevede ben 15.
E anche Slovenia, Malta e Turchia guardano con attenzione a queste iniziative, che consentono di contrastare la moria degli alveari che, nel nord Europa, si sono, negli ultimi anni, ridotti di circa il 50%, mentre in Italia si registra un meno 20%.
Altro obiettivo non meno importante è quello di valorizzare i territori, rendendoli ancor più attrattivi per i turisti e supportare l’economia locale del miele, voce molto importante per il Piemonte, una delle regioni più produttive d’Italia con oltre 5mila tonnellate calcolate nel 2020.
<<Ecco quindi l’idea di mettere a sistema un prodotto naturale di grande qualità e tutto l’affascinante mondo delle api che ne è alla base, coi suoi produttori grandi e piccoli, per promuovere in modo nuovo e distintivo l’Astigiano>>, ci spiega Davide Palazzetti, ispiratore e animatore dell’intero progetto.
I TURISTI DEL MIELE
Oggi i turisti chiedono sempre più di vivere esperienze coinvolgenti e il miele può diventare un tema perfetto.
Assistere alle varie fasi di allevamento delle api, alla smielatura e alla produzione di questo oro fluido; partecipare a visite guidate e degustazioni; cimentarsi in prima persona e portare a casa il proprio vasetto di miele; acquistare prodotti di altissima qualità a prezzi interessanti, sono tutte esperienze oltreché utili anche molto gratificanti.
CORRIDOI FIORITI TRA LE COLLINE
E poi, provate a pensare che meraviglia queste colline dell’Alto Astigiano ricoperte di fiori, come quelli violetti di Vedovina maggiore (nome scientifico, Cephalaria Transsylvanic), che sono tra i preferiti dalle api, perché ricchi di polline e nettare, capaci di offrire loro nutrimento anche in autunno, quando le fioriture sono più rare, come evidenzia un recente e importante studio del Dipartimento di Apidiologia e Apicoltura della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa.
Uno spettacolo sicuramente da non perdere, per il benessere delle api e la felicità dei turisti.
Articoli correlati: