Austria / La buona Strada per Salisburgo
Nella regione del Salisburghese, Austria centro settentrionale, saperi e sapori tengono a battesimo un nutrito ventaglio di itinerari gastronomici, che sono un eldorado anche per i gourmet più navigati. Si spazia dalle carni nostrane al pesce d’acqua dolce; dai formaggi di malga ai dolci tradizionali; dalle grappe di frutta alle birre artigianali. Prodotti meravigliosi, di qualità eccellente, che sono il fiore all’occhiello di ristoranti, agrituristismi, malghe, caseifici, birrerie e distillerie.
Chi ama i formaggi di malga, per esempio, non deve far altro che salire al Rifugio Langfeld, sopra la località di Annaberg, nella bellissima e verdissima Lammertal, per assaporare le tante specialità fatte col latte biologico delle mucche, come il classico Almkäse, il formaggio acido con erba cipollina o la ricotta alla paprika.
Non lontano da qui, per gli amanti della carne o del pesce d’acqua dolce, si annida un covo gourmand già premiato con un Cappello dalla guida Gault Millau: il ristorante del Gasthof Winterstellgut, raggiungibile in auto, attraverso una stradina di campagna tortuosa ma piacevole.
L’accoglienza è delle migliori e il servizio di classe. La locanda dispone di pochissime camere arredate con mobili tradizionali, mentre al ristorante si gustano piatti a base di materie prime del territorio, che non disdegnano nuovi accostamenti e garbate rivisitazioni, come l’agnello con polenta e fagioli o il filetto di salmerino con asparagi e purea all’erba cipollina. Le verdure arrivano dall’orto del gasthof; per i vini ci si rifornisce da produttori di qualità, mentre la piccola distilleria regala una linea di grappe tutta casereccia.
Agli amanti di queste ultime consigliamo anche una capatina alla storica distilleria Guglhof di Hallein, la più antica del Salisburghese, dove da oltre tre secoli e mezzo si producono schnaps e raffinatissimi distillati della miglior frutta locale: albicocche, susine, pere, mele e sambuco.
<<Tra i meno comuni e pregiati, c’è il distillato di sorbo – ci spiega il proprietario Anton Vogl -. Pensate che, per ottenerne un litro, servono ben 35 chili di questo frutto. Le grappe, prima di essere commercializzate, vengono fatte invecchiare per almeno ventiquattro mesi, ma alcune, particolarmente pregiate, le lasciamo riposare in barrique di legno anche per dieci lunghi anni.>> .
Quattro passi per la cittadina medievale di Hallein portano a scoprire i deliziosi palazzetti antichi del centro storico, il Museo Celtico con reperti interessanti, la scenografica Parrocchiale e un posto curioso: il museo dedicato alla canzone natalizia Astro del Ciel, Stille Nacht per gli austriaci, all’interno della casa del suo autore, Franz Xaver Gruber.
La Val Gastein, il cui centro principale è Bad Gastein, località termal – chic dalle architetture liberty, le cui acque ricche di radon erano note fin dal tempo dei romani, è una piccola galassia di locande e ristorantini di tradizione, rinomati anche per il buon rapporto qualità – prezzo.
Tra questi, il Ristorante Hotel Unterbergerwirt (un Cappello Gault Millau), a Dorfgastein, dove il simpatico chef Hans Peter Berti si ispira alla cucina Feng Shui dei 5 elementi (legno, fuoco, terra, metallo, acqua), che nulla ha però a che fare con la cucina cinese. Peter utilizza ortaggi ed erbe aromatiche coltivati nell’orto del ristorante, manzi del Pinzgau nati da vecchie nutrici, pesce di torrente pescato all’amo, e il risultato sono piatti semplici ma molto gustosi, come il filetto alle erbe e patate o la crema di yogurt al rabarbaro.
Da non perdere, infine l’ennesima sosta goumand in quota, alla Bellevue Alm, un accogliente rifugio sopra Bad Gastein, alle pendici del monte Stubnerkogel, tutto foderato in legno, coi tavoli dell’ampia sala centrale disposti attorno a un grande camino. Qui, da oltre tre secoli,si servono i piatti tipici della tradizione austriaca (dalla pasta con fegato ai canederli alla Viennese Schnitzel con patate), accompagnati da un’ottima birra artigianale e dalle note allegre della fisarmonica.
Chi ama i dolci, non manchi di far tappa al Castel Weitmoser, a Bad Hofgastein,dove, in una cornice da fiaba, si possono gustare i classici della pasticceria austriaca, come la torta Sacher o l’Indianer mit Schlag, bomba calorica a base di cioccolato e panna.
Come arrivare : In auto: percorrere l’autostrada A4 fino a Palmanova; proseguire per l’A23 fino a Tarvisio e al confine austriaco. Continuare per l’A2 E55; prima di Villach deviare per la E55 A10 in direzione di Salisburgo (Salzburg). All’altezza di Spittal an Der Drau continuare per la A10 E55, sempre in direzione Salisburgo. Dopo un paio di tunnel a pagamento lasciare l’autostrada e seguire le indicazioni per Hallein (circa 240 km dal confine italiano).
Per Bad Gastein raggiungere Spittal an Der Drau, dopo questa cittadina lasciare l’autostrada e seguire le indicazioni della B106 fino a raggiungere Möllbrücke e Obervellach. Da qui, proseguire per la statale B105 fino a Mallnitz. Con un treno navetta si raggiunge Böckstein nell’Alta Valle di Gastein. Da qui per la statale B167 si scende a Bad Gastein (120 km dal confine).
Link util: Ente del Turismo per il Salisburghese www.salzburgerland.com www.via-culinaria.com Ente Nazionale Austriaco per il Turismo www.austria.info