Bergamo città dolce
Sarà pur vero che è terra di gente aspra e forte, ma è altrettanto vero che Bergamo è città di dolcezze irresistibili, che tengono a battesimo soste golose in tutta la città e rispondono ai nomi di Torta Donizetti, Polenta e Uccelli, Stracciatella. Bontà con la B maiuscola, alcune protette da marchi e disciplinari, che testimoniano quanto un territorio abbia consapevolezza del valore dei suoi sapori e sappia raccontarli attraverso il palato.
Setacciando sia la città Alta che quella Bassa, le abbiamo scovate, fotografate e naturalmente assaggiate!
La prima, Turta del Donizèt, per dirla con i locali, si riconosce per la forma a ciambella spolverata di candido zucchero a velo e per l’ impasto di torta margherita arricchito con pezzetti di ananas, albicocche candite e aromatizzato con maraschino e vaniglia. Delicata ma allo stesso tempo saporita, questa torta fece la sua comparsa nel 1948, in occasione del centenario della scomparsa di Gaetano Donizetti, celebre compositore bergamasco, nelle vetrine di un locale storico: il Caffè Balzer. A inventarlo fu proprio il titolare, Alessandro Balzer, che volle dotarlo di un marchio e proteggerne la ricetta con un disciplinare, che fissa tutti i requisiti del prodotto.
Ancora oggi, passeggiando sotto i portici dell’elegante Sentierone, nella città Bassa, si può far tappa in questo caffè pasticceria dagli interni ampi e luminosi, e chiedere una fetta di questa torta profumatissima accompagnandola magari a un calice di Moscato Giallo della Bergamasca. Provare per credere !
Altro must è Polenta e Uccelli, che in una fragrante cupola gialla di pan di Spagna, farcita con pasta di mandorle e nocciole, tradisce la passione tutta bergamasca per la polenta con la cacciagione. E’ talmente bella e scenografica che la si gusta innanzitutto con gli occhi e poi con il palato. La si trova un po’ dappertutto, tanto nelle pasticcerie quanto dai fornai, e in diverse pezzature, da quella grande, formato famiglia, alle mini polentine guarnite da golosissimi uccelletti di cioccolato.
Eccoci infine al gelato Stracciatella, morbida crema di latte tempestata da scagliette di cioccolato fondente, a cui ha dato i natali un bar pasticceria di Bergamo Alta, annidato nei pressi di Porta Sant’ Alessandro : La Marianna. Un locale accogliente, con ristorante collegato, in Largo Colle Alto, là dove Bergamo Alta spia discretamente i colli e la città Bassa.
A inventarlo fu, nel 1961, un altro patron fantasioso, Enrico Panattoni che, non sapendo come chiamarlo, si ispirò al piatto che, in quegli anni, andava per la maggiore ai tavoli del ristorante: stracciatella alla romana. Il cioccolato fuso che solidificava e si frantumava nel mantecatore ricordava, in effetti, l’impatto dell’uovo col brodo bollente, segreto della stracciatella.
All’ epoca, il Panattoni non pensò a brevetti o a copyright, ma si tenne ben stretta la sua ricetta, che ha di base ingredienti semplici, come latte e panna fresche, tuorlo d’uovo, zucchero semolato, cioccolato di prima qualità e ha valso al locale molti premi e riconoscimenti, oltre a file di curiosi golosi, che vengono a La Marianna per gustare la Vera Stracciatella.
Post correlati Bergamo Alta bella e golosa