Cantine Aperte 2025 nel segno della differenziazione

Scritto da Redazione | aprile 14, 2025 0
L'enoturismo è sinonimo di scoperta di territori, tradizioni e prodotti d'eccellenza

L’enoturismo è sinonimo di scoperta di territori, tradizioni e prodotti d’eccellenza

Al recente Vinitaly, si è celebrata l’eccellenza del vino italiano e il Movimento del Turismo del Vino ha avuto uno spazio d’eccezione per presentare la prima indagine di differenziazione regionale dell’enoturismo italiano, a cura del CESEO (Centro Studi Enoturistici e Oleoturistici) dell’Università LUMSA.

Lo studio, condotto su un campione rappresentativo di cantine socie del Movimento, ha evidenziato come l’accoglienza in cantina si moduli in base alle caratteristiche culturali e paesaggistiche di ogni territorio, valorizzando le differenze tra le varie aree italiane.

 

UNO SGUARDO A LIVELLO GLOBALE

Una passeggiata tra i filari è uno dei modi migliori per capire l'anima dei territori vinicoli

Una passeggiata tra i filari è uno dei modi migliori per capire l’anima dei territori vinicoli

Da un punto di vista globale, la crescita appare decisamente positiva per numero e tipologia delle esperienze proposte dalle cantine affiliate al Movimento accanto a quelle standard, come la visita guidata nei luoghi di produzione (proposta dal 95% del campione) e l’abbinamento con prodotti locali (87%).

A fronte di una proposta variegata i prezzi delle esperienze standard sono molto simili tra le varie regioni (media di 20-25 euro a persona), mentre risultano più eterogenei quelli dell’offerta premium con picchi di 170 euro in Toscana e 150 in Umbria.

L’offerta destinata a un pubblico più esigente è più presente al Centro (57% delle cantine) e sorprendentemente molto scarsa nel Nord Ovest (39%), mentre nel Nord Est si concentra in Friuli-Venezia Giulia.

L’ANALISI IN DETTAGLIO

Le caratteristiche dei territori giocano un ruolo importante nella differenziazione dell'offerta enoturistica

Le caratteristiche dei territori giocano un ruolo importante nella differenziazione dell’offerta enoturistica

Nel dettaglio, il Centro Italia è decisamente più avanti per quanto concerne le attività formative (offerte dal 42% delle cantine) a fronte di un Nord Ovest dove la percentuale scende al 33%.

Le cantine del Centro dedicano particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali durante la degustazione (54%), mentre è il Nord Est ad amare meno questa proposta con solo il 20% di cantine che la praticano.

Cresce inoltre il numero di eventi organizzati in cantina (82% del campione) e quello delle attività culturali (57%).
 
Al Centro le cantine puntano sul proprio paesaggio e accrescono le proposte esperienziali con iniziative legate all’intrattenimento e i pic-nic in vigna.

D’altro canto, le cantine del settentrione sono le più disponibili in termini di aperture nel weekend, mentre la situazione è decisamente diversa al centro e al sud dove 2 cantine su 3 sono chiuse la domenica.

L’apertura nel weekend risulta essere quindi troppo scarsa e in controtendenza rispetto a flussi concentrati nei giorni festivi.

MERIDIONE  OUTSIDER

Isola di Pantelelria, i celebri vitigni del Passito

Isola di Pantelleria, i celebri vitigni del Passito

Un dato sorprendente riguarda il Meridione, in testa per presenza online, sottolineando il forte orientamento al digitale anche in aziende di carattere tradizionale, cosa che si traduce nel crescente bisogno di figure professionali formate in questo ambito.

Problema questo che appare il più urgente da affrontare a livello nazionale perché, a fronte di una presenza plebiscitaria con siti e social media, la conversione in visite si mantiene bassa (una media di 1000 accessi al sito), così come la mancata raccolta di contatti utili, impedendo di fatto il decollo di wine club (presente solo nel 13% delle cantine).

DIFFERENZIAZIONE  COME  RISORSA

Le differenze emerse vanno intese come risorse utili alla completezza dell’offerta – ha sottolineato Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vinoin risposta al bisogno di scoprire le nuove esigenze e curiosità dell’enoturista contemporaneo, integrandole con le esigenze delle famiglie, degli sportivi, di chi ricerca un soggiorno rilassante o di chi semplicemente si approccia per la prima volta al mondo del vino. La differenziazione risulta sempre di più un tema chiave per lo sviluppo del settore e proprio in quest’ottica l’edizione 2025 di Cantine Aperte sarà la grande vetrina delle nuove proposte ideate dai produttori”.

LE NOVITA’  DI CANTINE APERTE 2025

Una pedalata tra i vigneti, credits Archivio Dmo Lago di Garda

Una pedalata tra i vigneti, credits Archivio Dmo Lago di Garda

Accanto a queste esperienze, Cantine Aperte 2025 è l’occasione per viverne di nuove: yoga e pilates in vigna, ciclowine per un’escursione in e-bike vista vigneti, wine festival per un’immersione completa nel mondo del vino accompagnata da spettacoli, musica dal vivo e street food.

E ancora, percorsi di storytelling del vino, brunch in riva al mare, mostre in cantina, laboratori di pittura tra i vigneti queste e tante altre attività, per vivere un’esperienza in vigna e in cantina ancora più coinvolgente e su misura per ogni visitatore.
 
L’indagine presentata a Verona, ha evidenziato la costante evoluzione delle cantine MTV che continuano a investire e a differenziarsi adattandosi ai nuovi strumenti innovativi, pur mantenendo la passione per l’ospitalità e l’autenticità dell’esperienza, da sempre elementi identitari del Movimento Turismo del Vino, come principi cardini della propria filosofia.

CHE COS’E’ IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO

LAssociazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit che annovera oltre 700 fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di requisiti specifici, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica.

Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione.

Ai turisti del vino il Movimento vuole, da un lato, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti; dall’altro, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.

Il Movimento Turismo del Vino, nato nel 1993 da una intuizione dei Donatella Cinelli Colombini, si è fatto negli anni catalizzatore di formazione e promozione dell’enoturismo, anche attraverso format vincenti come Cantine Aperte, Calici di Stelle ed altre attività.

CHE COS’E’ IL CESEO

IL Centro Studi Enoturistici e Oleoturistici, di recente costituzione presso L’Università LUMSA, è presieduto da Dario Stefàno, diretto da Donatella Cinelli Colombini e coordinato da Antonello Maruotti, Professore Ordinario di Statistica Università LUMSA.

E’ stato ideato e concepito come Osservatorio privilegiato e qualificato di analisi, punto di ricerca e indagine utile a tracciare linee guida capaci di essere una bussola verso una crescita sostenibile e omogenea dei territori e dei loro attori, le Cantine Socie del Movimento Turismo del Vino.

Il CESEO vuole anche fare da stimolo alle politiche di governo e, al contempo, essere un driver di programmi formativi, capaci di restituire figure e competenze quanto mai necessarie nel settore enoturistico.

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