Champagne, istruzioni per l’uso !
Dopo aver esplorato la regione francese della Champagne, aver conosciuto e parlato con vitivinicultori e produttori delle bollicine più famose, ecco, Cari Amici, direttamente dalla loro voce, qualche consiglio su come scegliere, conservare e servire lo Champagne.
In Italia o in Francia, prima dell’acquisto di una bottiglia di Champagne conviene leggere con attenzione l’etichetta che, oltre alla sigla AOC (Applellation d’origine controléè, corrispondente alla Denominazione di origine controllata italiana), contiene informazioni importanti: la marca, il tipo di vino (Brut, Sec, Demi sec, ecc.), il luogo d’origine e la qualità dei terreni di produzione (Grand Cru e Premier Cru). Inoltre, una sigla di due lettere indica come e da chi è stato prodotto o commercializzato il vino. NM négociant manipulant significa che l’azienda compra le uve, le assembla e vende il vino. RM récoltant manipulant sono piccoli produttori che lavorano le uve proprie e commercializzano il vino. CM coopérative de manipulation, cooperative di produttori. RC récoltant Coopérateur sono viticultori che conferiscono le uve in una cooperativa, che si preoccupa della vinificazione, ma il vino viene poi venduto dai singoli produttori. Infine ND, il nègociant distributeur acquista le bottiglie e le rivende con la propria etichetta.
Un buon Champagne proveniente da terreni importanti (Grand Cru o Premier Cru) può invecchiare diversi anni purché conservato in cantine fresche; non sopporta le vibrazioni, perciò non va tenuto in frigo nel lato della porta. Va raffreddato gradualmente e mai nel congelatore, le cui temperature compromettono alcuni aromi. Meglio riporre la bottiglia in un secchiello contenete acqua, ghiaccio e una manciata di sale grosso.
La temperatura di servizio è di circa 8-10 gradi, più bassa limiterebbe l’espressione del vino. Le qualità dello Champagne si apprezzano soprattutto se si beve in flute o in calici a tulipano, che evidenziano il perlage e permettono agli aromi di esprimersi al meglio. Gli Champagne di corpo sono perfetti con il salmone e i pennuti ripieni; quelli dell’anima con caviale e aragosta, quelli di cuore con il foie gras caldo mentre quelli dello spirito con ostriche e frutti di mare. Con i dolci, come, per esempio, il panettone, è decisamente da evitare il brut, a favore di uno spumante dolce (Doux). E se avete ospiti numerosi, non preoccupatevi, fin dall’Ottocento i produttori di Champagne hanno pensato a bottiglie di grande capacità: la nabuchodonosor di 15 litri e la melchiezédec di 30. Infine una di curiosità: una bottiglia di Champagne contiene circa 50 milioni di bollicine. Prosit!
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