La Mia Pasta Madre, il pane come una volta
E’ un impasto magico, la pasta madre, pur non essendo altro che farina e acqua. La semplice miscela di questi due ingredienti crea condizioni perfette per lo sviluppo di lieviti naturali, che conferiscono al pane maggiore ricchezza, sapore e digeribilità.
Questo, il pane-pensiero di Vea Carpi, pisana di origini ma contadina trentina di adozione nonché autrice per Edition Raetia di un libro che, già dalla copertina e dal sottotitolo, evoca cose buone: La Mia Pasta Madre, scritto in collaborazione con Irene Hager, che ne ha curato la versione tedesca.
Panificare con la pasta madre è oggi un argomento di grande tendenza, che va aldilà della semplice filosofia di vita, perché contiene tanti risvolti pratici: questo tipo di pane ha infatti un sapore più pieno, ricco, interessante ed è anche più facilmente digeribile rispetto ai prodotti da forno tradizionali, grazie ai lunghi tempi di riposo dell’impasto.
E’ inoltre caratterizzato da una crosta scura e croccante, che lo mantiene fresco più a lungo, perché la fermentazione anaerobica crea un ambiente acido, che tiene lontani muffe e batteri.
La pasta madre può essere facilmente creata partendo da farina e acqua oppure si può trovare qualcuno che ne regali un pezzettino della propria.
A differenza della Sauerteig, la pasta acida fatta solo con farina di segale, la pasta madre va benissimo anche per la preparazione dei dolci. E nelle 272 pagine del libro, Vea Carpi spiega come preparare, oltre al pane tradizionale, anche quello di castagne, la pizza, le girelle alla cannella e i tradizionali biscotti natalizi.
In tutto 54 ricette che seguono il ritmo delle stagioni, intervallate dalle illustrazioni di Giorgia Pallaoro e arricchite da consigli pratici, aneddoti e fotografie, che trasformano ciascuna preparazione in un gradevole racconto sulla vita quotidiana di Vea nel suo maso di famiglia, in Valle dei Mocheni, vicino a Trento.
Ogni pagina contiene il messaggio che panificare e preparare i dolci con pasta madre è un ritorno a un’arte antica, sana e tradizionale, che ci insegna anche a decelerare nei nostri ritmi quotidiani.
Due parole sull’autrice: Vea Carpi, laureata in Scienze politiche, ha iniziato a panificare con il lievito madre, utilizzando una pasta madre ricevuta in dono dalla Calabria. Le ci sono voluti diversi tentativi prima di ottenere risultati apprezzabili, ma alla fine, la costanza ha premiato e in questo libro condivide consigli e suggerimenti preziosi.
Da vent’anni, Vea vive con la famiglia al Mas del Saro, in Valle dei Mocheni, vicino a Trento, dove ha ritrovato la strada per un ritorno alla Natura e a uno stile di vita ecosostenibile.
Con il marito Renzo, gestisce un piccolo agriturismo, coltiva l’orto, alleva pecore, asini e galline. I prati e i boschi attorno al maso sono un paradiso per i giochi dei loro tre figli.
La sua storia è la dimostrazione che nessuno nasce panificatore perfetto, ma che con la pratica e la passione chiunque può diventarlo.