La Parigi del 18° Arrondissement
Parigi sa di storia e di sogno e a noi viaggiatori tocca il privilegio di viverla.
Una delle prime mete da mettere in agenda o in calendario quando l’emergenza sanitaria sarà solo un ricordo, potrebbe proprio essere la capitale francese, con un tour dedicato alla scoperta del suo 18° arrondissement, dove la tradizione squisitamente francese e le suggestioni multiculturali convivono felicemente.
Parigi si mostrerà a voi in tutte le sue sfaccettature e poliedricità: dalla zona artistica di Montmartre alla hot Pigalle; dal vitale e cosmopolita quartiere La Goutte-d’Or all’ esotica e collinare La Chapelle.
Nei vicoli di Montmartre si respira davvero quell’ atmosfera tipicamente parigina che certe letture e qualche pellicola cinematografica ci hanno meravigliosamente anticipato.
In passato, il quartiere è stato crocevia di pittori e intellettuali anticonformisti, che ne hanno fatto il cuore artistico d’Europa.
A dominare dall’ alto, la Basilica del Sacro Cuore, che merita certamente una visita. Caratteristica è la pietra calcarea usata per i rivestimenti esterni, la pietra di Château-Landon, che non trattiene smog e polveri e non teme la pioggia, rendendo l’edificio di un bianco splendente a dispetto dell’usura del tempo. E’ uno dei luoghi più alti della città: da qui si può godere di un splendido panorama che la abbraccia interamente.
Non lontano dalla basilica, troviamo la Place du Tertre, caratteristico ritrovo di pittori e artisti di strada.
E’ bello girovagare in questa piazza, osservando i ritrattisti e i caricaturisti, e in serata gustare qualche piatto francese a La Bohème du Tertre, un caffè-ristorante, che offre anche musica e spettacoli di cabaret.
Nella piazza si trova anche lo storico ristorante À la Mère Catherine. Si narra che proprio qui, nel 1814, nacque il termine bistrot, coniato involontariamente da cosacchi russi che incitavano l’oste alla velocità nel servizio urlando “bystro” che in russo significa “presto”. La cucina è tipicamente francese; da provare la zuppa di cipolle e le famose crêpe suzette.
Nelle vicinanze, ci sono due musei: l’Espace Dalì, mostra permanente dell’estroso pittore surrealista e il Musée de Montmartre, che racconta la storia del quartiere, con gli atelier, le sale di cabaret, i set cinematografici dei film che hanno omaggiato questi luoghi.
Attorno al museo, il verde dei Jardins Renoir, intitolati al pittore impressionista che soggiornò nel quartiere tra il 1875 e il 1877 e non molto lontano, andando verso nord-ovest, la vigne de Montmartre, la più antica vigna della città.
E’ qui che durante il mese di ottobre si svolge la Fête des Vendanges, evento legato alla vendemmia, che la celebra con degustazioni di prodotti artigianali e locali, balli, concerti e mostre.
Di fronte al vigneto troviamo lo storico locale Au Lapin Agile, in passato punto di incontro di artisti famosi (musicisti, poeti e pittori) e che oggi offre serate di musica della tradizione francese.
Proseguendo su rue St-Vincent si arriva al Jardin sauvage, un’area molto verde, sviluppatasi spontaneamente con una enorme varietà di piante e piccoli animali. Il parco può essere visitato nel periodo primaverile ed estivo.
Ad est di Montmartre troviamo i quartieri di La Goutte-d’Or e La Chapelle.
Il primo prende il nome dal colore del vino bianco che qui viene prodotto. E’ questa una zona abitata sia da immigrati provenienti da ogni angolo del mondo sia da parigini e quindi si respira un’aria cosmopolita e nello stesso tempo popolare. Per coglierne davvero il clima, si deve visitare il Marché Barbès, il mercato multietnico dai prezzi bassi e dalla merce di ogni tipo. e gustare i piatti speziati dei ristoranti africani presenti nelle sue vie.
A nord-est si estende la zona collinare La Chapelle, anche questa vivace e variegata dal punto di vista etnico-culturale. Una volta arrivati, ci si sentirà catapultati dentro una “piccola India”.
Se siete a Parigi l’ultima domenica di agosto o la prima di settembre, potrete assistere alla grande e colorata Fête de Ganesh, dove si onora il dio con la testa di elefante, divinità che dona fortuna e prosperità e che è all’origine del mondo.
Per finire in bellezza la serata, niente di meglio che andare a Pigalle. In questo quartiere hot, pieno di locali che allestiscono spettacoli per adulti, si trova anche il mitico Moulin Rouge, lo storico cabaret inaugurato nel 1891 e immortalato dal pittore post-impressionista Toulouse-Lautrec.
Qui, lo spettacolo è assicurato: musica, ballerini e cantanti avvolti in piume e paillettes, e attrazioni circensi vi faranno viverea pieno la folie française.
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