Locali Storici d’Italia alla riscossa
Scrigni di bellezza, cultura e cose golose, I locali Storici d’Italia sono famosi in tutto il mondo e in questo weekend di metà novembre, aprono i loro meravigliosi ambienti a visite guidate, degustazioni e presentazioni.
Da nord a sud, isole comprese e anche a Lugano, nella Svizzera a noi più vicina, 75 Locali Storici propongono eventi in perfetta sintonia con il cosiddetto turismo di prossimità, nonché con quello culturale e gastronomico, in quanto straordinari giacimenti di storia, arte, architettura e sapori.
Il 13 novembre, prima giornata di questa iniziativa di richiamo nazionale e internazionale, celebra il genius loci e l’accoglienza italiana, fatta di gusto, eleganza e di quella generosità che la rendono unica.
Gli eventi coinvolgono tutte le categorie di associati: alberghi, ristoranti, trattorie, confetterie, pasticcerie, grapperie, caffè letterari, tutti parte integrante dell’identità nazionale e protagonisti di avvincenti pagine di storia.
TRA STORIA, BELLEZZA E CURIOSITA’
Oltre al fascino e alla bellezza, questi locali trasudano chicche e curiosità che coinvolgono e seducono i visitatori e fanno sì che, da soli, valgano un viaggio.
Il Caffè Mulassano e il Caffè al Bicerin, entrambi a Torino, sono, per esempio, i più piccoli locali storici del mondo.
Il Pedrocchi, a Padova, è un vero e proprio complesso monumentale e così pure il Caffè Meletti ad Ascoli Piceno, nelle Marche.
Il Florian a Venezia, il Caffè Greco a Roma, o il Cova a Milano sono invece tra i più copiati al mondo e cercano di difendersi a suon di brevetti internazionali.
Tra i più antichi della Penisola, spiccano l’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo a Venezia, il Ristorante Oste Scuro Finsterwirt di Bressanone, entrambi del 1200; la Locanda del Cerriglio a Napoli, del 1288, il Parkhotel Luna Mondshein a Bolzano, del 1320 e l’Antica Locanda Mincio, a Valeggio sul Mincio, del 1407.
Mentre il Gran Caffè Giubbe Rosse, a Firenze, è considerato il locale più sanguigno, perché agli inizi del Novecento, ha visto le più infuocate litigate e scazzottate tra i protagonisti del Futurismo.
LE INIZIATIVE
Navigando nel nuovo sito de I Locali Storici d’Italia, si può consultare l’elenco completo delle iniziative, suddivise per regione, in programma il prossimo 13 novembre nei 75 esercizi aderenti e si può tranquillamente prenotare la propria visita, esperienza o degustazione.
Tra le tante, segnaliamo, a Napoli, la Fabbrica di Cioccolato Gay Odin, per la degustazione del caratteristico cioccolatino a forma di Vesuvio, tanto amato da Oscar Wilde e da Eduardo De Filippo. O il Gran Caffè Gambrinus, ritrovo, nei secoli passati, di vip, come Gabriele D’Annunzio, Matilde Serao, Benedetto Croce, Ernest Hemingway.
A Bologna, una visita al Grand Hotel Majestic già Baglioni, apre a una fitta galleria di personaggi-clienti: dai Futuristi Marinetti, Balla, Boccioni e Carrà a Frank Sinatra e Ava Gardner, passando per Lady Diana e Sofia Loren.
Al Vèdel di Colorno (Parma), ristorante gourmand tanto amato da Gassman, Tognazzi e dallo scrittore Alberto Bevilacqua, si può scoprire la cantina di stagionatura dei Culatelli del Podere Cadassa e la ricetta storica del Tortel Dols di Colorno. Il tutto a due passi dall’antica reggia dove visse Maria Luigia d’Austria, ex moglie di Napoleone.
A Roma, l’Antico Caffè Greco offre un percorso nell’arte e nella cultura, il cui elenco di ospiti illustri è infinito, qui passarono Liszt, Bizet, Wagner, Goethe, Casanova, Stendhal e persino Buffalo Bill. E’ quasi un monumento per la capitale e leggenda vuole che, se un cardinale si siede ad un tavolino del Greco, diventi papa. Accadde infatti a Gioacchino Pecci, divenuto Leone XIII.
A Palermo, infine, l’Antica Focacceria S. Francesco propone una visita guidata con degustazione dei tipici cibi di strada in abbinamento ai vini della cantina Duca di Salaparuta di Casteldaccia.
Tra memoria, identità, bontà e cultura, il primo appuntamento con I Locali Storici d’Italia è quindi sabato 13 novembre.
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