Lubiana (Slovenia) , ritorno al futuro
Un po’ alpina, un po’ mediterranea. Un po’ occidentale, un po’ levantina, Lubiana, capitale della Slovenia, è tutto fuorchè una città monotona e incolore. Dinamica di giorno, effervescente la notte, negli ultimi decenni, ha fatto molto per cancellare la patina grigia che avvolgeva gli edifici del suo bel centro storico, stretto tra il Colle del Castello e il fiume Ljubljanica, e ha riportato allo splendore palazzi barocchi e liberty, chiese, biblioteche, ponti e fontane.
Oggi, la capitale della repubblica slovena è una città dallo smalto invidiabile, che ha saputo espandersi senza stravolgere le aree verdi, i boschi del Colle del Castello, il Parco Tivoli.
Lubiana si è mantenuta a misura d’uomo, una città “coccola”, nel cui centro si gira tranquillamente a piedi, senza traffico delle auto, e si sorseggia una Lasko, una delle birre migliori del Paese, nei locali affacciati sul fiume. Abilissima nel cambiar pelle, Lubiana ha messo gli antichi spazi recuperati al servizio delle avanguardie artistiche, della cultura, dello spettacolo. E del viver bene. La domenica, è molto piacevole perdersi tra le bancarelle del coloratissimo Mercato delle Pulci, vicino al Tromostovje, il Triplice ponte, frequentato non solo dagli sloveni, ma anche dai triestini. Vi si trova di tutto: quadri, icone, lampade, bigiotteria, modernariato, cimeli militari testimoni di un passato comunista che sembra appartenere alla preistoria. E le tipiche tavolette in legno dipinto, che abbelliscono la facciata delle arnie e raffigurano scene di vita quotidiana, di caccia, immagini di santi o diavoli, che disturbano la quiete familiare. Un altro luogo naif è il Mercato della Frutta, nella centralissima Vodnikov, dove, mescolate agli altri ambulanti, ci sono anche le Tmovanke, le contadine dei quartieri di Tmovo e Krakovo, nel cuore di Lubiana, che vendono i prodotti dei loro orti, considerati di qualità eccellente. Così buoni, freschi e fragranti, da guadagnare alle Tmovanke il riconoscimento di “monumento etnografico vivente” ed esonerarle dalla tassa per il commercio. Un lato della piazza è delimitato dalla Pescheria e da un Mercato Coperto a colonnati, vivacissimo pure questo, progettato dal celebre Joze Plecnik, l’architetto che, più di ogni altro, ha disegnato il volto di Lubiana. Ma la voglia di vivere, a Lubiana, si respira ovunque. Nelle strade, dove i ragazzi si divertono sui rollerbladers; nei caffè alla moda, nei ristorantini dove ci si ritrova al tramonto per cenare. Nei pub di ultima generazione, dove le avanguardie artistiche e musicali trovano nuovi spazi di espressione. Nelle università (a fronte di una popolazione di oltre 270 mila abitanti, gli studenti sono circa 25 mila distribuiti su tre Accademie di Belle Arti e una ventina di facoltà) e nelle modernissime gallerie d’arte, dove si vive l’ebbrezza di spiare il futuro. E poi, ci sono i luoghi di sempre, dove bellezza e cultura regnano sovrane e fanno di Lubiana una piccola perla della Mitteleuropa. Luoghi come la Cattedrale barocca di San Nicola progettata dal gesuita Andrea Pozzo; il Municipio e la Fontana dei tre fiumi carniolani, ispirata a quella del Bernini di piazza Navona, a Roma. La seicentesca chiesa dei Francescani col suo imponente altare maggiore. Il Triplice Ponte o la Biblioteca Nazionale Universitaria, due dei tanti capolavori di Plecnik. Quest’ultima, all’esterno, si presenta come un mosaico di blocchi di pietra, mattoni rossi e cemento; mentre, all’interno, uno scalone fiancheggiato da 32 colonne in marmo nero da’ accesso alla sala di lettura con grandi pareti di cristallo. E poi il Castello, alto sulla città, ennesimo contenitore di eventi culturali. Dalla torre, la vista sul fiume e il centro storico è fantastica, le case sembrano stringersi una all’altra in un morbido abbraccio. LUBIANA IN PRATICA Come accennato, tutto il centro storico si gira a piedi. E sempre a piedi si possono raggiungere anche il Castello e il Parco Tivoli. Un itinerario interessante, utile a una buona visione d’insieme della città inizia in Prezernov trg, pieno centro storico, la piazza dedicata al celebre poeta sloveno Prezeren. Visitata la chiesa barocca dei Francescani, si attraversa il Tromostovje, il Triplice ponte che da’ accesso al settore medievale. A sinistra, parallelo al fiume Ljubljanica, c’è il Mercato Coperto, progettato da Plecnik nel 1944, un edificio d’effetto, dove si possono acquistare oggetti d’artigianato, spezie, miele e, nella parte inferiore, pesce e frutta secca. Al termine del Mercato, spunta il Ponte dei Draghi, una delle prime costruzioni in cemento armato d’Europa. Secondo la tradizione, le sue statue ricordano gli Argonauti, che sconfissero un terribile drago emerso dal fiume e poi fondarono la città. A lato del Mercato Coperto, nella centralissima Vodnokov, è allestito il profumatissimo mercato a km 0 con tutti i prodotti del territorio. La piazza è dominata dal Palazzo Vescovile, dal Seminario con una Biblioteca meravigliosa, la prima ad essere pubblica a Lubiana: custodisce un patrimonio di 18mila volumi antichi. E dal Duomo di San Nicola, dedicato al protettore dei pescatori e dei barcaioli, con all’interno un altare maggiore di Francesco Robba e gli affreschi di Giulio Quaglio, che raffigurano la vita del santo. Da piazza Vodnikov si raggiunge la vicina Ciril Metodov, che da’ accesso alla piazza Civica, con l’elegante Fontana di Robba, che raffigura i tre fiumi della Carniola. Su un lato, spalle alla fontana, c’è il Palazzo del Municipio con la torre dell’orologio; mentre gli altri lati sfoggiano una notevole sequenza di edifici tardorinascimentali e barocchi. Proseguendo sulla vicina Stari trg, si penetra nel cuore del centro storico, mosso da bellissimi palazzi, locali di carattere ricavati in stabili antichi. Oltrepassato il civico 4, non resta che seguire una viuzza che conduce al bel Ponte dei Calzolai, il cui nome evoca quelli che erano gli originari esercenti della zona. A questo punto, conviene tornare sulla Stari trg, raggiungere un’altra piazzetta medievale, la Gornji trg, che porta alla chiesa barocca di San Floriano e da qui, attraverso la Ulica na Grad iniziare la passeggiata fino al Castello. Da non perdere assolutamente, una volta arrivati, la salita alla Torre, attraverso una vertiginosa scala a chiocciola, terminata la quale sarà il panorama a ripagarvi di ogni fatica. Link utili: www.slovenia.info www.visitljubljana.com/it/
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