Millstatt (Carinzia), tra Lago e Montagne di Granato
E’ una delle perle della Carinzia (Austria), il lago di Millstatt, un occhio chiaro della natura incastonato tra montagne a panettone, che hanno il cuore di granato e offrono bellissimi sentieri di passeggiata.
La superficie liscia come uno specchio e le sue acque trasparenti riflettono i colori della vegetazione che ne tappezza le sponde, soprattutto quella sud, boscosa e selvaggia, da ammirare a bordo di una barchetta a remi, sfilando sotto i rami degli alberi.
Il suo nome, Millstatt, è legato a una leggenda. Sembra infatti che, l’imperatore Domiziano, dopo aver ritrovato il corpo del figlio morto annegato, si convertisse al cristianesimo, gettando nel lago mille statue di idoli pagani.
Oggi, questo lago, il secondo della Carinzia per estensione dopo il Worthrsee, tiene a battesimo moltissime attività sportive. Si può, per esempio, pedalare lungo tutto il suo periplo di 28 chilometri e quando ci si sente stanchi, approfittare del battello porta bici.
Si può praticare lo sci d’acqua, il windsurf, il volo con il parapendio in tandem o più semplicemente, il nuoto, in estate, la temperatura dell’acqua oscilla tra i 25 e i 27 gradi centigradi.
Gli amanti di free climbing hanno a disposizione una parete ben attrezzata a picco sull’acqua nei pressi di Döbriach. E i camminatori hanno ampie possibilità di scelta tra la breve passeggiata per famiglie all’Alpe Adria Trail o qualche tratto del lunghissimo percorso in 43 tappe, che collega il Großglockner all’Adriatico, toccando Austria, Slovenia e Italia.
Attorno al Lago di Millstatt si sviluppa anche l’omonima Alta Via. Un’avventura di 200 chilometri, articolati in 8 percorsi di uno o più giorni, facilmente accessibili dai paesi del fondovalle. Si scarpina su montagne dai profili dolci, panettoni a forma di nock, di gnocco, termine che ha ispirato diversi toponimi locali: Mallnock, Tschiernock, Große Rosennock.
Queste montagne, verdi e silenziose, sono punteggiate da antichi mulini ancora funzionanti, da masi dove il latte diventa formaggio e rifugi accoglienti, dove si gustano i piatti della tradizione. Dai celebri ravioli carinziani ai canederli, dal paté di fegato al Reindling, un dolce pasquale ripieno di uva sultanina, rum e semi di papavero.
Il tracciato dell’Alta Via si articola in parte nel Parco Nazionale Nockberge, un territorio di 184 chilometri quadrati ricoperti di boschi, alpeggi, laghetti alpini e monti tra i più antichi d’Europa, risalenti addirittura al Cretaceo, circa 60 milioni di anni fa.
Sui monti Nock si va per camminare, ma anche per scoprire habitat particolarmente ricchi di fauna selvatica, come il gallo cedrone, simbolo del parco, scoiattoli, cervi, camosci, lepri, marmotte. Notevole anche la varietà di piante, spesso rare., come lo Speik o Valeriana Celtica, ampiamente utilizzata per le sue proprietà rigeneranti, per curare il mal di denti, i dolori di stomaco, le vertigini, gli sbalzi di pressione. Oggi è una varietà protetta e solo pochi contadini autorizzati possono raccoglierla, nel rispetto di norme severe. La utilizzano inoltre per preparare creme, unguenti, deodoranti e lozioni.
Ma i monti di Millstatt sono generosi anche di minerali. In particolare di granati, utilizzati dai popoli antichi per creare gioielli bellissimi, anzi regali. La leggenda narra che persino Noè li utilizzasse per orientarsi nella notte. Per scoprirne le tecniche di estrazione e lavorazione, vale la pena vistare il Granatium a Radenthein, il museo che custodisce gioielli e pietre grezze di tutte le forme e dimensioni, alcune anche enormi.
A questo brillante silicato si attribuivano poteri miracolosi e la capacità di generare passioni folli e amori duraturi, per questo era chiamato pietra focaia dell’amore. Lassù in alto, in cima al monte, svetta per l’appunto il Granattor, l’imponente porta dell’amore, che testimonia la ricchezza del giacimento della Millstatter Alpe, il più grande d’Europa.
Ma se il granato non dovesse funzionare, si può sempre rimediare con una romanticissima cena a lume di candela su una zattera in mezzo al lago di Millstatt. Un’esperienza davvero indimenticabile! Il menù prevede sette specialità regionali a base di carne o pesce e dopo ogni portata, il cameriere si allontana discretamente a bordo di un motoscafo .
Info utili
Per la cena romantica sulla zattera in mezzo al lago, è obbligatoria la prenotazione presso l’ Hotel Koller a Seeboden.
Arrivare – In auto: percorrere l’autostrada A4 fino a Palmanova quindi proseguire per l’A23 fino a Tarvisio e al confine austriaco. Continuate per l’A2 E55; in prossimità di Villach, deviare per la E 55 E 66 in direzione di Spittal – Salisburgo. A Knoten Spittal girare sulla destra in direzione di Seeboden e del Lago Millstatt. Millstatt si può raggiungere in bus da Villach; la stazione dei treni più vicina è quella di Spittal – Millstätter See.
Autostrade, gallerie e strade a pagamento
Per evitare multe salate, prima di entrare inautostrada e nelle superstrade, è necessario esporre il bollino Autobahnvignette direttamente sul parabrezza del veicolo in posizione ben visibile (solo così è in regola); si acquista presso l’ufficio ACI in Italia,al confine, ai distributori di carburante, agli uffici postali e nelle tabaccherie.
Link utile: Infocenter Millstätter See www.millstaettersee.at