Negev (Israele), quando il deserto è vivo !

Scritto da Redazione | ottobre 19, 2017 0

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Natura, storia, bellezza ed enogastronomia si fondono in un deserto che è tale solo per nome , ma che per vitalità e versatilità è ben altra cosa.

A sud di Israele, tra la regione a nord di Be’her Sheva e il Mar Rosso, il deserto del Negev sfodera un’anima accogliente, solcato com’è da corsi d’acqua nel periodo invernale, popolato da una fauna che rammenta le pagine bibliche sulla Creazione; intensamente coltivato grazie a tecniche d’irrigazione all’avanguardia, e con una Strada del Vino che ha davvero dell’incredibile, disegnata da vigneti verdissimi, dalle cui uve si ricavano eccellenti nettari di Bacco.

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E rocce e sabbie? –direte voi.  Tranquilli, ci sono anche quelle e in abbondanza. Il Negev ha un’anima più rocciosa che sabbiosa. Anima che lo rende un parco geologico e archeologico tra i più interessanti del pianeta, con immense aree stratificate e formazione rocciose spettacolari, che gli hanno guadagnato il nome di Deserto Scolpito.

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E poi ci sono dune aspre, appuntite, che si innalzano verso il cielo. Ambienti caldissimi di giorno e freddissimi di notte, ideali per chi vuole contemplare cieli stellati da urlo o ammirare meraviglie  geologiche come il Muro delle Ammoniti del cratere Ramon, il più grande al mondo, attorno al quale è sorto un parco geologico, che è la vera e propria star del Negev. Un parco a forma a cuore e con dimensioni ragguardevoli: 40 km di lunghezza e mezzo di larghezza.

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Nel suo punto più profondo, c’è l’unica fonte d’acqua naturale che attrae fauna selvatica in abbondanza: gazzelle, asini selvatici, ibex danubiani. Uno spettacolo nello spettacolo ! E poi, come accennato, c’è il Muro delle Ammoniti, una grande parete di roccia con i resti fossili di questi molluschi vissuti 230 milioni di anni fa, alcuni davvero impressionanti, con un raggio che arriva a toccare i 20-30 centimetri. Il percorso dell‘ Israel National Trail consente di cogliere gli aspetti più belli ed emozionanti di tutta la zona, sia che si scelga di percorrerla in auto, in bicicletta, a cavallo, a dorso di cammello o facendo trekking.

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Altra meraviglia del Negev, è il Parco Nazionale Ein Avdat, a sud di Sde Boker, il kibbutz famoso per essere stato la casa dello statista David Ben Gurion, uno dei padri di Israele, il cui nome Ein, che in ebraico significa primavera, lascia ben intendere quel che i visitatori possono trovare: alberi, cascate, frotte di animali selvatici, uccelli rapaci, grotte e canyon.

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Il parco ha due accessi, a nord e a sud, con panorami tra loro radicalmente diversi, che è bene non perdere, approfittando di un biglietto giornaliero unico. Come nella maggior parte dei siti israeliani, ci troviamo in un luogo dove natura e storia si intrecciano. Siamo infatti sull’antica rotta dell’incenso e delle spezie, dove sorgeva la città nabatea di Advat, di cui rimane un toccante sito archeologico avvolto dall’immensità del deserto. Sito dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco, dove i cinefili non faranno fatica a riconoscere la set – location del film Jesus Christ Superstar.

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Facilmente raggiungibile dalle grandi città (un’ora e mezza d’auto da Tel Aviv e Gerusalemme), il deserto del Negev non si presta soltanto a vacanze avventurose, ma è in grado di accogliere tutti, dalle famiglie agli sportivi agli amanti di geologia, archeologia ed enologia, con proposte mirate e una rete di strutture ricettive capaci di soddisfare tutti i gusti e tutte le tasche. Si tratta inoltre di un deserto sicuro, con percorsi ottimamente tenuti e segnalati, dove è sufficiente seguire regole semplici e basilari.

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Per tutte le informazioni  www.goisrael.com

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Crediti fotografici :  Israel Photo Gallery,  ph. Dafna Tal

 

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