Roma, andar per piazze e fontane

Scritto da Redazione | novembre 22, 2020 0

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Non è semplice, di questi tempi, programmare e investire il weekend in totale libertà.

Le norme anti-Covid ci condizionano non poco, impedendoci di frequentare cinema, teatri, musei, gallerie e ogni altro luogo o iniziativa che possa essere fonte di contagio.

Così, se avete la fortuna di trovarvi o di poter raggiungere Roma, abbiamo pensato di suggerirvi un piccolo tour tra le sue piazze e le sue fontane più belle e famose.

Luoghi unici, che hanno contribuito non poco a far lievitare nel mondo la fama della Città Eterna.

Eccovi quindi un tour che riempirà il vostro tempo e i vostri occhi di bellezza, nel totale rispetto delle norme sul distanziamento sociale.

Piazza del Popolo e le Fontane del Valadier

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Punto di partenza, piazza del Popolo, ai piedi del Pincio, il famoso colle a nord del Quirinale, dove si incontrano le tre arterie principali del centro storico di Roma: via del Corso, via di Ripetta e via del Babuino.

Ci troviamo in una delle piazze più care ai romani, testimone stessa della romanità e di una storia millenaria, come documentano i suoi tanti monumenti: le chiese gemelle di Santa Maria di Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti e Santa Maria dei Miracoli; l’obelisco Flaminio, il primo a essere trasferito a Roma al tempo dell’imperatore Augusto, per celebrare la conquista dell’Egitto. La Basilica di Santa Maria del Popolo, splendida, di fondazione quattrocentesca, con all’interno capolavori straordinari, come la Cappella Chigi progettata da Raffaello e realizzata dal Bernini; la pala d’altare con l’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci o la Cappella Cerasi con le opere di Caravaggio.

E infine loro, le fontane, in particolare, quelle progettate a inizi Ottocento dall’architetto Valadier: quella dei Leoni, ai piedi dell’obelisco, con vasche rotonde in travertino e quattro candidi leoni dalle cui bocche sgorgano i getti d’acqua. O la fontana del Nettuno, al centro dell’emiciclo occidentale, con la statua del dio del mare armato di tridente, tritoni, delfini e una grande valva di conchiglia che raccoglie l’acqua da un piccolo catino soprastante.

Sull’emiciclo opposto (la piazza ha un’originale forma ellittica) spunta invece la fontana della Dea Roma, col suo scenografico gruppo scultoreo, ai cui piedi si ammira la lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo.

Alle spalle di questa fontana, si apre il Parco del Pincio, magnifica passeggiata urbana, dalla cui terrazza si gode uno dei migliori tramonti di Roma.

Piazza Barberini e le Fontane del Bernini

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Il nostro tour prosegue verso piazza Barberini, dove siamo letteralmente catturati dallo zampillio di due fontane opera del grande architetto Gian Lorenzo Bernini. La più famosa, al centro, è la seicentesca fontana del Tritone, con il mostro marino raffigurato nell’atto di ergersi imponente con la testa all’indietro e soffiare in una conchiglia da cui sgorga l’acqua che scorre lungo tutto il gruppo scultoreo, alla cui base spiccano quattro delfini con le code intrecciate.

Al Bernini è attribuita anche l’altra fontana, detta delle Api, all’inizio di via Veneto, nata in origine come fontanile per i viandanti.

Piazza di Spagna e la Fontana della Barcaccia

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Lasciamo piazza Barberini per dirigerci verso uno dei luoghi più iconici di Roma, piazza di Spagna con la scalinata di Trinità dei Monti e la strafamosa fontana della Barcaccia, opera di un altro Bernini, Pietro, padre di Gian Lorenzo.

Ha la forma di un’imbarcazione un po’ insolita, questa fontana, con prua e poppa identiche e le fiancate bassissime, quasi stia per affondare, immersa in una piscina ovale. Per i romani è sempre stata la barcaccia, perché così si chiamavano le imbarcazioni utilizzate sul Tevere, che salpavano dal vicino porto di Ripetta.

La cornice è a dir poco fiabesca, con la meravigliosa scalinata settecentesca di Trinità dei Monti, salotto di Roma e punto di aggregazione per eccellenza, che fa da raccordo tra le pendici del Pincio e la sottostante piazza di Spagna.

Piazza e Fontana di Trevi

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Puntiamo ora a quella che è considerata la fontana più grande di Roma, nella piazza omonima, alla confluenza di tre strade del centro storico: quella di Trevi, progettata dall’architetto Nicola Salvi su commessa di Papa Clemente XII, nel 1732 e completata da Giuseppe Pannini.

Addossata a Palazzo Poli, la fontana sfoggia il suo ampio e scenografico bacino mosso da una scogliera possente, sulla quale troneggia la statua di Oceano che guida un cocchio a conchiglia trainato da due cavalli alati, governati a loro volta da due tritoni.

Secondo una simpatica tradizione, chi vi getta una monetina, farà sicuramente ritorno nella città eterna.

Piazza del Pantheon e la Fontana rinascimentale

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E’ detta anche piazza della Rotonda, per via della forma circolare del Pantheon, considerato il monumento meglio conservato di Roma antica giunto ai giorni nostri.

Proprio di fronte, al centro della piazza, spicca la fontana rinascimentale in marmo africano, progettata da Giacomo della Porta, mossa da scenografici mascheroni da cui sgorgano i getti d’acqua e sormontata da un obelisco tappezzato di geroglifici, che ne fanno un autentico gioiello architettonico.

Piazza Navona e le sue tre Fontane

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Raggiungiamo ora, al termine di questo intenso tour, piazza Navona, uno degli angoli più caratteristici della Roma barocca, contornata da edifici sorti sui resti dello Stadio dell’imperatore Domiziano (86d.C.).

Nei secoli, la piazza è stata teatro di feste popolari, giostre, corse e oggi accoglie i visitatori con un eccellente corredo di monumenti, dalla bella chiesa di Sant’Agnese in Agone, terminata dal Borromini, a Palazzo Pamphilj, sede dell’ambasciata del Brasile, fino alla chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, edificata per il giubileo del 1450.

In questa piazza, di fontane ce ne sono addirittura tre: quella del Moro, con la statua dell’Etiope che lotta con un delfino; quella de’ Calderari detta anche del Nettuno e, al centro, la grande fontana dei Quattro Fiumi firmata Gian Lorenzo Bernini, che la pensò come una grande scogliera in travertino, che sorregge un obelisco di granito proveniente dal Circo di Massenzio sull’Appia antica.

Agli angoli della scogliera, spiccano le imponenti statue in marmo dei quattro fiumi (Danubio, Gange, Nilo e Rio della Plata), che simboleggiano i continenti all’epoca sconosciuti e che conferiscono all’intero complesso un grande impatto visivo.

Se consideri interessante questo itinerario e ti piacerebbe essere accompagnato da una guida professionale, puoi tranquillamente prenotare qui la tua passeggiata per piazze e fontane.

 

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