Scardovari (Polesine), i tesori della Sacca
Chi ama i mitili, non perda l’occasione di assaggiare una squisitezza come la cozza di Scardovari, nel Polesine (Rovigo), il primo mollusco italiano ad aver ottenuto, nel 2013, il riconoscimento Dop.
Da più di 40 anni, questa cozza si coltiva in un’insenatura del Delta del Po, la Sacca di Scardovari, che ha la particolarità di mescolare l’acqua dolce a quella salata. Le istallazioni occupano circa 12 ettari all’interno della Sacca, mentre qualcosa come 16000 ettari circa di impianti, sempre galleggianti, sono posizionati in mare aperto.
Oltre che per la qualità superiore e il sapore delicatissimo, la cozza di Scardovari si distingue per l’accentuata bombatura della valve, la loro forma quasi triangolare, il bel colore nero – violaceo e le sottili striature concentriche.
Ma a renderle così buone e invitanti non sono solo i fattori ambientali della Sacca lagunare, sono anche l’attenta e corretta gestione dei vivai e le tecniche specifiche di raccolta e depurazione, che, rendendo il prodotto meno stressato, non ne intaccano le originarie caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Le cozze sono infatti una piccola miniera di sali minerali, fosforo, vitamine; sono ricche di proteine e acidi grassi polinsaturi, che aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari .
La loro raccolta avviene quando raggiungono la taglia minima commercializzabile di 5 centimetri, ma non mancano esemplari giganti, che superano anche i 10 centimetri di lunghezza. L’intero processo di produzione è gestito secondo criteri ecosostenibili dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, una delle realtà più importanti a livello italiano ed europeo per quanto riguarda l’allevamento e la commercializzazione dei mitili .
Il periodo migliore per apprezzare i peoci, così si chiamano i mitili in Veneto, va da aprile a settembre. I ristoratori li propongono cotti alla polesana con vino e limone, gratinati, saltati o abbinati a pesci dell’Adriatico al cartoccio.
Forse meno conosciuta, ma certo non meno saporita, è la Vongola Verace del Polesine, un mollusco disponibile tutto l’anno, largamente usato nella preparazione di sughi e insalate di pasta. Il Delta del Po è generoso di specie ittiche, si spazia dal pesce azzurro all’anguilla del Po, al cefalo del Polesine; per rendersene conto basta andare al mercato di Scardovari, dove, da quasi settant’anni, la contrattazione della merce avviene sussurrando il prezzo all’orecchio del battitore dell’asta.
Link utile : Consorzio per lo sviluppo del Polesine www.consvipo.it
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