Seguendo la luce in Danimarca
Il 2015 è stato proclamato dall’UNESCO Anno Internazionale della Luce. Per questo, gli amici di VisitDenmark ci suggeriscono un viaggio in Danimarca, Paese dove la luce è così importante da essere celebrata nelle feste tradizionali, nella cultura, nel design, nella vita di tutti i giorni.
Il giorno più lungo dell’estate danese dura 17 ore e 27 minuti e si celebra, ogni anno, il 23 giugno, durante la Sankt Hans Aften, la Vigilia di San Giovanni. Lungo tutti i quasi 7.500 km di costa, si raccolgono grandi mucchi di rami secchi per accendere dei grandi falò. Quando le fiamme si riflettono sul mare calmo e l’aria della sera inizia a punzecchiare, la gente si raduna attorno al fuoco per riscaldarsi e intonare una bellissima canzone di mezza estate, scritta nel 1885 dal poeta danese Holger Drachmann. Un momento davvero emozionante!
In un tour all’insegna della luce, Skagen è una tappa obbligata, un luogo magico, sulla punta settentrionale della Danimarca. Nel diciannovesimo secolo molti pittori si stabilirono qui per trasferirla sulle loro tele, fondando un vero e proprio cenacolo artistico, chiamato Scuola di Skagen, le cui numerose, splendide opere si possono ammirare all’interno dello Skagens Museum, riaperto di recente, dopo importanti interventi di ampliamento.
E proprio la luce è argomento ricorrente nelle conversazioni ai tavoli delle rosse case di legno attorno al porto, dove la gente gusta gamberi appena pescati e lessati, accompagnati da un bicchiere di vino bianco ghiacciato. Le persone si stupiscono sempre: “Da dove viene? È quasi magica!”.
Ma esiste anche una ragione naturale per questa straordinaria luminosità: le spiagge ampie e la sabbia color bianco calce riflettono la luce del sole, creando un effetto abbacinante. E il fenomeno non si riscontra solo a Skagen, ma anche lungo tutta la costa occidentale dello Jutland, nel nord della Sealandia e sulla soleggiata isola di Bornholm.
In Danimarca, la luce ha avuto un ruolo cruciale anche nel campo del design e dell’architettura. Non è una caso se il leggendario architetto Henning Larsen e abbia meritato il titolo di Maestro della Luce. Larsen crebbe nello Jutland occidentale, in una casa semplice, con il sole e una lampada a cherosene quali uniche fonti di luce. Più tardi utilizzò proprio questo elemento come caratteristica di base delle sue grandi e famose realizzazioni: la Banca Nordea, il Teatro dell’Opera di Copenaghen, la Ny Carlsberg Glyptotek.
La luce ha influenzato anche molti altri maestri, come Olafur Eliasson, artista danese-islandese conosciuto per sculture e installazioni su ampia scala, impiegando materiali elementari come la luce, l’acqua e la temperatura dell’aria per migliorare l’esperienza dello spettatore. Uno dei musei d’arte moderna più visitati della Scandinavia, l’ARoS di Aarhus, sempre nello Jutland, porta sul tetto una sua opera “Your Rainbow Panorama”, una passeggiata in vetro che consente di immergersi nel panorama della città attraverso tutti i colori dello spettro. Un’esperienza davvero incredibile, che cambia anche in base all’orario di visita e alla luce del momento.
Per tutte le informazioni : VisitDenmark www.visitdenmark.com
Crediti fotografici Kim Wyon Robert Lacy Torsten Kruger VisitDenmark.