Slittino che passione ! parte prima
La discesa sempre più veloce, l’aria che ti punge la pelle, il sipario di vette innevate e la lunga striscia del tracciato, che sembra perdersi dentro tutto quel bianco.
Avete mai provato una discesa in slittino? Una volata sulle due lame, che fendono silenziosamente la neve e vi fanno sentire tutt’ uno con la pista e la montagna?
Se no, è sicuramente un’esperienza da fare, scegliendo magari una delle 145 piste censite in Alto Adige, sparpagliate in ogni angolo della provincia autonoma di Bolzano, dalla Val Sarentino alla Plose, dall’Alpe di Siusi a Obereggen; dalla Pusteria al Meranese.
Uno sport, quello dello slittino, che negli ultimi anni ha visto un significativo aumento di appassionati, un po’ per i costi low, decisamente inferiori a quelli di altre discipline bianche; un po’ per la sua estrema eco-compatibilità e un po’ per la grande fruibilità.
Le piste, lunghe da poche centinaia di metri a più di dieci chilometri, sono ottimamente tenute e segnalate. Alcune hanno l’ illuminazione notturna o corrono tra panorami da sogno, garantendo emozioni e divertimento a un pubblico di tutte le età.
Dal canto loro, anche le cifre parlano chiaro: solo in Alto Adige, nelle giornate di punta, vengono stimati qualcosa come 33mila passaggi in slittino e circa 1,4 milioni in tutta la stagione invernale.
La maggior parte dei tracciati si articola su piste naturali e ampie carrarecce, spesso dotate di barriere di legno nelle curve, materassi di protezione, segnaletica specifica. Più del 50% si trova al di sopra dei 1600 metri, a quote dove, in genere, la neve naturale non manca mai.
I percorsi possono essere serviti da impianti di risalita o lungo il tragitto si possono incontrare baite e rifugi aperti, disponibili a dare ristoro a chi invece risale a piedi al punto di partenza.
Alcuni sono dotati di illuminazione notturna, ottimi per chi vuol cenare in quota e scendere tranquillamente a valle ammirando la luna. Altri, invece, si insinuano nel bosco regalando un’ immersione totale nel silenzio e nella natura.
Lo slittino ha radici antiche. In passato, quello che veniva chiamato lo slittone era usato dai contadini per portare a valle fieno e legname, mentre la slitta piccola era lasciata al gioco di bimbi e ragazzi, per poi diventare, negli anni Sessanta del secolo scorso, un vero e proprio sport.
I tracciati consentono di raggiungere anche velocità elevate, superiori talvolta ai 50 km orari, soprattutto se il fondo è molto duro. Occorrono quindi prudenza, padronanza delle tecniche di governo dello slittino e l’osservanza di regole ben precise.
“La prudenza è d’obbligo ma non basta. – ci racconta la nostra amica Uta Radakovic, attiva esponente dell’Associazione Sportiva Slittino Sicuro – Occorrono attrezzature e abbigliamento adeguati; rispettare distanze di sicurezza di almeno 8 metri tra uno slittino e l’altro; evitare di fermarsi al centro della pista o scendere distesi con la testa rivolta a valle. Basta poco, insomma, per evitare incidenti e traumi”.
Ai meno esperti si consiglia quindi di rivolgersi a noleggiatori specializzati, in grado di fornire attrezzature di qualità e consigli sul loro utilizzo. Lo slittino di legno o di metallo non deve essere rigido, ma deve potersi adattare alla conformazione del terreno. Da evitare assolutamente bob di plastica che diventano ingovernabili sulle piste ghiacciate.
A prima vista, tutto sembrerebbe facile: per frenare, basta poggiare l’intera suola dello scarpone e sollevare le corna dello slittino, facendo forza sulla cinghia fissata nella parte anteriore del mezzo. Se però il fondo è ghiacciato e non si indossano robusti scarponcini da trekking salva caviglie e con la suola scolpita, a cui si possono anche applicare apposite punte, fermarsi può diventare una mission impossible.
Sconsigliatissimi, pertanto, scarponi da sci e dopo sci . Quanto all’ abbigliamento, occorrono capi comodi e impermeabili, guanti robusti, maschera e casco da sci (obbligatorio fino a 14 anni, ma utilissimo a tutti).
Per prevenire incidenti sulle piste, si organizzano a gennaio e febbraio, nei diversi comprensori altoatesini le giornate della sicurezza, che hanno come motto “Sicuro mi diverto”, durante le quali si insegnano l’uso corretto delle attrezzature e un comportamento consono sui tracciati.
Tra le tante, entusiasmanti piste da slittino dell’Alto Adige, di cui trovate informazione nella seconda parte di questo post, una menzione speciale vogliamo fin d’ora riservarla a quella del Monte Cavallo, a Vipiteno. Un tracciato fantastico: 900 metri di dislivello; una lunghezza di 9,6 km e una difficoltà media. Il tutto contornato da foreste e panorami strepitosi. E poi, la sera, è illuminata per rendere il tutto ancor più entusiasmante.
Link utili: Associazione Sportiva Slittino Sicuro Alto Adige Turismo
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