Cavalese (Tn) / Desmontegada de le Caore
In cielo non si è ancora spenta l’ultima stella, ma lassù in quota, alla Malga Agnelezza e in altri alpeggi, gli allevatori sono già al lavoro per radunare le capre e prepararle alla lunga discesa a valle, dove il loro arrivo sarà salutato da feste, musiche, danze, banchetti e degustazioni.
Ogni anno, da settembre, la Val di Fiemme, in Trentino, diventa teatro di meravigliose feste della transumanza che coinvolgono interi paesi e frotte di turisti. La prima è la Desmontegada de le Caore, a Cavalese, letteralmente, Transumanza delle Capre, che vede protagonisti gli allevatori con le loro greggi di capre, animali che, per secoli, hanno rappresentato una preziosa fonte di sostentamento e che, negli ultimi trent’anni, hanno orientato l’intera attività della locale Associazione Allevatori Caprini. Accanto alle capre, talvolta, anche greggi di pecore e agnellini, che rendono la cornice ancor più bella e naif.
La discesa a valle richiede diverse ore. Si cammina tra ambienti disegnati da una natura meravigliosa e ci si ferma ogni tanto per ristorarsi, controllare che tutto proceda secondo programmi, che nessun capo sia disperso o infortunato e che tutto fili liscio
Destinazione finale, comune punto di ritrovo per tutte le greggi è il centro storico di Cavalese, dove sarà premiato l’esemplare più bello e più sano. La capra regina della Desmontegada. Gli allevatori non hanno mezzi termini nel parlarci delle tante virtù delle loro caprette, appartenenti non solo alla razza nostrana che da sempre ben si adatta al clima della valle, ma anche alla francese Same, alla Camosciata delle Alpi, alla Bionda dell’Adamello.
Col loro latte si produce un prelibato Caprino di Cavalese, che declina tutto l’aroma dei fiori e delle erbe d’alpeggio: la Camozina, erba del camoscio, la Brédena, il Ginepro. E poi yogurt, ricotte, caprini con aggiunta di latte vaccino e persino gelati .
Alle porte del paese, si fa l’ultima sosta, è il momento di bardare a festa le protagoniste, agghindandole con nastri colorati, rami d’abete, fiori e campane di bronzo. Un vero e proprio dress-code !
Da questo momento prende il via un rutilante Amarcord d’alta quota, con il trionfale arrivo delle greggi in paese, tra cordoni di folla festante, note delle orchestrine folk, profumi degli stand gastronomici.
E con tanti figuranti in tenuta da contadini e pastorelli, sfilate di carri, dimostrazioni degli antichi mestieri, spezzoni del tempo che fu.
E un irresistibile Mercato della Desmontegada, allestito fin dalle prime ore del mattino, dove si possono trovare cappellini e pantofole di lana cotta,
saponi a base di latte caprino, grappe trentine, cinture lavorate a mano, miele d’alta quota e altri meravigliosi prodotti al km 0.
I piatti del territorio trionfano tanto nei ristoranti quanto negli stand all’aperto e danno modo di scoprire, oltre ai caprini, formaggi d’eccellenza come il Puzzone di Moena e il Formae Val Fiemme, già insignito del titolo di Formaggio dei Mondiali di Sci Nordico Fiemme 2013.
Come dicevamo, la Desmontegada culmina con l’elezione della capra più bella da parte di una giuria di esperti, che si basa su canoni ben precisi: colore del vello; cosce posteriori slanciate, indice di agilità e mammelle prosperose, che promettono una ricca produzione di latte.
Quest’anno la Desmontegada de le Caore si tiene, a Cavalese, domenica 13 settembre, con arrivo delle greggi attorno alle 14.30.
A riscaldare l’aria frizzantina penseranno gli stand gastronomici, le orchestrine folk, le bancarelle piene di prodotti al km 0, e uno spazio speciale dedicato ai bambini: il Laboratorio per Piccoli Pasticcioni, condotto dallo chef pasticcere della Bottega delle Cose Buone di Paolo.
Ma anche l’attesa non sarà da meno: venerdì 11, alle ore 9, Pedalata Golosa a tappe in valle con guida. Sabato 12, Albeinmalga, full immersion nella vita d’alpeggio, a Malga Sadole (Ziano di Fiemme). In Paese, nel pomeriggio, 15-18, tour a piedi per monumenti e curiosità Entorno par Cavales; Aperitivo Alpino dalle 18.30 e cena con Polenta biota e altre specialità al Ristorante La Stua di piazza Dante. Musica folk e danze per riscaldare la serata.
Link utile: www.visitfiemme.it
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