Speciale transumanze/ Val Senales, settembre andiamo…
Il nostro viaggio inizia a Vent, paesino della Ventertal, una valletta cieca e secondaria dell’Austria sud-occidentale, popolata da 150 anime, pecore, mucche, cavalli avelignesi. E frequentata da amanti di una montagna senza fronzoli, da vivere zaino in spalla e scarponi ai piedi.
E’ proprio in questa valle che, ogni anno, a metà settembre, ha inizio una delle transumanze più antiche e suggestive dell’arco alpino. Una transumanza che ha i caratteri del rito e protagoniste migliaia di pecore, che per un’estate hanno brucato l’erba tenera e verdissima degli alti pascoli oltreconfine scortate da un piccolo esercito di pastori e cani.
Tutti fanno rientro a Vernago, in Val Senales (Alto Adige), dove aspetteranno il lungo inverno.
La strada verso casa è dura e aspra. Si risale la valle in direzione sud-ovest, attraverso sentieri scoscesi, morene accidentate e ghiacciai perenni.
Questi ambienti dai tratti primordiali, complice un cielo che cambia a ogni alito di vento, fanno da sfondo a un evento che ha qualcosa di straordinario, non fosse altro per il numero considerevole di pecore (2000 circa), che ogni anno fanno rivivere un frammento di storia legato ad antichissimi diritti di pascolo, che gli allevatori della Val Senales continuano a esercitare.
Il giorno che precede la transumanza, pastori e greggi si danno ritrovo al Rifugio Martin Busch, dove i capi vengono riuniti all’interno di un grande recinto e dove ci si riposa aspettando l’alba.
Sarà lei a dare il segnale di partenza a quello che ben presto appare come un lunghissimo serpentone belante, che si inerpica per sentieri scoscesi, attraversa una zona morenica brulla e inospitale, e affronta le nevi perenni del ghiacciaio Niederjochferner.
Gli agnelli più giovani vengono trasportati a spalle, dentro singolari gabbie in legno, che i pastori caricano a mo’ di basto.
Appassionato dell’evento è anche Reinhold Messner, che non è raro intravvedere tra i suoi amici allevatori.
Dopo ore e ore di marcia, il serpentone lanuto raggiunge il Rifugio Similaun, a oltre 3000 metri di quota, altitudine che rende questa grande transumanza la più alta d’Europa.
Il Rifugio è bellissimo, pietra nuda e legno si stagliano sullo sfondo di una montagna, dove, oltre vent’anni fa, due escursionisti si imbatterono nella sagoma mummificata di Oetzi, l’uomo venuto dai ghiacci, visibile oggi al Museo Archeologico di Bolzano.
Dal Similaun, attraverso la forcella, inizia finalmente la discesa in Val Senales e l’aria di casa non tarda a farsi sentire.
A Vernago, delizioso paesino nel cuore della valle, ai bordi di un lago blu, fervono i preparativi per la festa, che coinvolge tutto il paese, turisti compresi, con rinnovata e instancabile energia. A poca distanza dal lago, vicino a una chiesetta dal campanile candido si dispongono tavolate, si allestiscono stand gastronomici, banchetti di prodotti tipici e si montano le griglie. Tutto deve essere perfetto, perché, dopo una traversata così faticosa, pastori e greggi meritano una festa coi fiocchi!
Anche quest’anno, il programma si presenta ghiotto. Già sabato 13 settembre, tra le 12 e le 13, è previsto l’arrivo a Vernago, attraverso il Giogo Basso, di 2100 pecore e un centinaio di capre, tra la folla che applaude, i valligiani in costume, le musiche tirolesi, i profumi di carni alla griglia e altre specialità che salgono dalle cucine degli stand e tavolate piene di gente.
Giunti a destinazione, gli allevatori recuperano i loro animali e li accompagnano agli ovili in zona, dove potranno finalmente riposare. Oppure li caricano su camion e proseguono per la vicina Val Venosta.
Per far vivere l’evento più da vicino, gli operatori hanno ideato un biglietto Transumanza, che prevede salita in funivia al ghiacciaio, passaggio con la seggiovia Grawand, attraversamento del ghiacciaio con il gatto delle nevi fino al percorso delle greggi e ritorno.
Il consiglio per chi volesse seguire anche la transumanza di metà giugno, quando le greggi partono dalla Val Senales e raggiungono la Valle di Vent, in Austria, è quello di pernottare al Rifugio Martin Busch, prenotando con largo anticipo.
Link utili: Alto Adige Marketing www.suedtirol.info APT Val Senales www.valsenales.com
Consorzio Turistico/Tourismusverband Solden Otztal-Tirolo/Austria www.oetztal.com
Ente Nazionale Austriaco per il Turismo www.austria.info
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