Thailandia / Alla festa delle Luci

Scritto da Alberto Campanile | novembre 4, 2015 0

Un mese magico, novembre, in tutta la Thailandia, che celebra il Festival del Loy Krathong, uno dei più attesi e suggestivi in questo Paese dall’indole decisamente festaiola.

La parola loy significa galleggiare, mentre il krathong è una piccola zattera o un cestino costruiti con le foglie o la corteccia del banano. All’interno dei krathong vengono messi una candela, dell’incenso, dei fiori, delle monete e una piccola ciocca di capelli. Si procede quindi all’accensione della candela e dell’incenso e si esprime un desiderio per scacciare la sfortuna e favorire un nuovo inizio.

A questo punto, il kratong è pronto per essere messo in acqua e iniziare la navigazione insieme al suo importante carico di desideri e attese.

Questa festa ha origini remote, anche se non ancora sufficientemente chiare. La tradizione popolare ne segna la nascita a Sukhothai, l’antica capitale della Thailandia, durante il 13° secolo, anche se la matrice culturale va ricercata all’interno dell’induismo. E poichè cade alla fine della stagione delle piogge, si ritiene che la festa renda anche omaggio alla dea dell’acqua Mae Kongkha (Madre delle Acque) e che i krathong siano offerte a lei.

Loy Kratong si celebra in tutta la Thailandia, ma è particolarmente sentita a Sukhothai, Ayutthya, Chiang Mai e Tak. Sukhothai ospita, per esempio, due settimane di celebrazioni con sfilate, fuochi d’artificio e concerti. A Chiang Mai, le celebrazioni hanno come sfondo la città vecchia e le rive del fiume Ping. Mentre nella capitale Bangkok, il Chao Phraya River è il luogo prediletto per i festeggiamenti con edifici e ponti che indossano una magica livrea di luci.

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