Trentino, il Parco RespirArt adesso suona
Gli mancava soltanto il suono. RespirArt, in Val di Fiemme (Trentino), e’ il primo parco d’arte ambientale che suona.
A Pampeago, di fronte al gruppo dolomitico del Latemar, quest’oasi natural-artistica esprime diverse unicità: è uno dei parchi d’arte più alti al mondo, a quota 2.200 metri. È l’unico museo che si visita anche con gli sci, perché d’inverno è attraversato dalle piste dello Ski Center Latemar. È l’unico che si raggiunge con una Seminovia, visto che i visitatori possono seminare fiori autoctoni durante la risalita in seggiovia. E adesso è anche l’unico parco che traduce l’arte in suono.
Una buona parte delle sue installazioni si lasciano infatti ascoltare con cuffie acustiche noleggiabili alla biglietteria delle seggiovie Itap Pampeago.
Beatrice Calamari e Marco Nones, fondatori e curatori di RespirArt, invitano a spingersi oltre l’osservazione visiva di un gesto d’arte, ponendosi davanti alle installazioni con un atteggiamento di ascolto.
Fra le 37 installazioni artistiche, 16 hanno ispirato opere sonore, grazie alla produzione del collettivo artistico Miscele d’Aria Factory intitolata RespirArt Rissuona.
Le opere “che suonano” sono indicate sulla Mappa RespirArt e sui titoli delle installazioni con il simbolo delle cuffie acustiche accompagnato da un QR code. La prima accompagna la risalita in seggiovia come un’ouverture al parco, che spalanca le percezioni.
RespirArt copre un giro ad anello di 3 km, fra il Rifugio Monte Agnello, a quota 2.200, e lo Chalet Caserina, a quota 2.000, e incarna un invito a rilassarsi nella continua mutevolezza della natura. Le sue opere consentono di riscoprire il senso di meraviglia, cogliendo il nuovo a ogni passo, come un’opportunità irripetibile.
NON UNA SEGGIOVIA, MA UNA SEMINOVIA
La seggiovia Agnello di Pampeago, che porta al parco RespirArt, è diventata una seminovia, grazie al gesto gentile dei visitatori che, partecipando alla visita artistica del mercoledì e al laboratorio d’arte ambientale del venerdì, hanno la piacevole opportunità di lasciar andare sul terreno i semi dei fiori che popolano i prati della Val di Fiemme, mentre salgono al parco in seggiovia.
PIC-NIC D’AUTORE
Ispirati a grandi artisti, ai sapori d’autore e annaffiati da bollicine esuberanti, i cestini da pic-nic proposti dai rifugi Chalet Caserina e Monte Agnello sono sicuramente un ottimo valore aggiunto alla visita.
Qualche esempio? Nel cestino Arcimboldo, trovate insalata di canederli, cappuccio, cubetti di Puzzone di Moena (tipica squisitezza di valle) e speck trentino, misticanza e cumino, dessert yogurt Fresca Fiemme. Nel Giotto, mozzarella di bufala, pomodorini ciliegini, valeriana, scaglie di Trentingrana e crostini, dessert yogurt Fresca Fiemme. Nel Da Vinci, cotoletta, pomodori ciliegini, valeriana, cubetti di Fontal e maionese, dessert yogurt Fresca Fiemme. E nel RespirKid, focaccia ripiena, bibita e sorpresa.
Il tutto si può gustare sulle panchine artistiche, create da Marco Nones, disposte lungo i 3 km di sentiero. O sostando tra alcune opere pensate per il relax dei visitatori, come Il teatro del Latemar, Harmonia, Natura Viva, Conversazioni Virtuali.
Crediti fotografici: Alberto Campanile