Valle d’Aosta, Natale ad alta quota
Anche per questa stagione invernale, la Valle d’Aosta è pronta a soddisfare i desideri degli amanti della montagna che, a ogni quota, possono apprezzare i diversi aspetti che rendono unico il suo territorio.
Dai mercatini di Natale, alle cene in quota, fino alle salite in funivia e perché no, in mongolfiera, le feste in Valle d’Aosta sono un concentrato di gusto, emozioni e adrenalina.
Ma andiamo con ordine.
UNA TERRA DI SORPRESE
Un ponte, quello che dà il nome alla località Pont-Saint-Martin, ci dà il benvenuto all’arrivo in Valle d’Aosta. Un ponte che è lì da secoli, da quando i romani, sconfitti i salassi, si stabilirono lungo il corso della Dora Baltea e fondarono la città di Augusta Praetoria, l’odierna Aosta che, l’anno prossimo, spegnerà ben 2050 candeline!
Un’altra cosa che ci sorprende è sicuramente la profonda trasformazione di un paesaggio, dove gli orizzonti vanno via via sempre più a verticalizzarsi lungo i pendii delle montagne spolverati dalla prima neve.
Infine, ci sorprende la comparsa di alcune mongolfiere che, viste dal basso, sembrano palloncini colorati sfuggiti di mano a qualche bambino.
UNA TERRA DI LEGGENDE
La Valle d’Aosta è anche una terra che di storie ne ha tante da raccontare e tutte molto colorite.
Da quella di Rosa Vescoz, ragazza della Val d’Ayas che, dopo la messa di Natale, salvò con del pane benedetto un’anima intrappolata in un corpo di serpente, a quella di Rhémy de Noël, una specie di Babbo Natale alpinista di Courmayeur, che ogni anno porta doni ai bambini, fino a quella del Derbè di Cogne, un misterioso abete ficcanaso a cui, una notte, un abitante del paese, un cognein, colpì con uno sparo e che, da quel momento, sparì completamente, anche se i bene informati sostengono che, la mattina seguente, fu ritrovata una ferita da arma da fuoco sulla gamba del parroco.
Leggende che ogni anno rivivono nell’abete addobbato nella piazza di Cogne o nelle letterine dei bimbi di Courmayeur e che rappresentano solo una parte della straordinaria magia del Natale valdostano.
A HONE, PER LA FESTA DELLA MICOOULA
In Valle d’Aosta, il pane è per tradizione nero, prodotto con cereali di montagna, come la segale, che si adatta bene tanto alle quote quanto alle caratteristiche del suolo.
Ma da queste parti, c’è anche un pane piccolo e speciale, preparato in occasione del Natale, che è più facile mangiare che pronunciare: la Micòoula, che si differenzia dal comune pane nero per la presenza di castagne, noci, fichi secchi, uva passa, e talvolta, anche scaglie di cioccolato.
In lingua franco-provenzale valdostana micòoula significa proprio pane un po’ più piccolo e un po’ speciale.
Nel periodo delle feste, lo si trova un po’ in tutta la regione, anche se la Micòoula è originaria di Hône, un paesino all’imbocco della Valle di Champorcher, all’ombra dell’imponente Forte di Bard, dove, ogni 8 dicembre, gli abitanti danno vita alla Festa della Micòoula, allestendo nelle strade stand e laboratori di impasto e degustazione.
AOSTA, TRA MERCATINO E VOLI IN MONGOLFIERA
Come vi abbiamo anticipato. nel 2025, Aosta compirà 2050manni e non tutti sanno che è la seconda città al mondo per numero di reperti romani giunti ai giorni nostri.
È insomma più antica del Natale, questa piccola Roma alpina, che ogni anno, da fine novembre, ospita un meraviglioso mercatino, il Marché Vert Noël in Piazza Chanoux, bellissimo ammirare anche dall’alto , regalandosi un volo in mongolfiera.
Alzarsi lentamente tra i tetti lascia veramente senza parole; la città appare in una prospettiva diversa, svelando angoli sconosciuti tra tegole e comignoli fumanti, fino ad arrivare ai primi pendii delle montagne circostanti.
Il primo ad apparire è il gruppo del Monte Rosa, che continua con l’inconfondibile piramide del Cervino, per poi arrivare al Grand Combin e infine alla catena del Monte Bianco.
E non è tutto, perché lo sguardo può spaziare fino al Gran Paradiso, regalando tutti i 4000 metri in un solo colpo d’occhio.
Non ci sono motori sulla mongolfiera, il silenzio regna sovrano; a parlare, è la bellezza disarmante di una natura selvaggia e imbiancata che, una volta scesi a terra, mette una gran voglia di infilare gli sci e lanciarsi lungo i pendii immacolati.
LA NUOVA STAZIONE COUIS 1 A 2723 METRI DI QUOTA
Tra le novità, segnaliamo la nuova cabinovia Couis 1 che, partendo dal centro di Aosta, consente di raggiungere in soli 30 minuti le creste vertiginose che sovrastano Pila, superando più di 2100 m di dislivello.
Ma il vero gioiello è la stazione di arrivo, la Stella del Couis, che presto includerà anche un moderno rifugio.
INFO UTILI
Chi desidera alloggiare in Valle d’Aosta ha a disposizione il portale Booking Valle d’Aosta – strumento per la prenotazione dei soggiorni gestito direttamente dall’Ufficio regionale del Turismo – , con l’elenco delle strutture ricettive regionali (alberghi, RTA, B&B, agriturismi e appartamenti) e con la possibilità di prenotare direttamente online senza intermediari e senza alcun costo di prenotazione, selezionando in base al comprensorio o al tipo di esperienza desiderata.