Valtellina forziere di sapori

Scritto da Redazione | gennaio 20, 2020 0
I tipici sciatt della Valtellina  credits Alberto Campanile

I tipici sciatt della Valtellina credits Alberto Campanile

Tutto si può dire della cucina della Valtellina tranne che sia priva di gusto. A cominciare dagli antipasti come, per esempio, gli sciatt, croccanti frittelle di formaggio dal cuore morbido, spesso servite su un letto d’insalata. Oppure la bresaola della Valtellina I.G.P, accompagnata dai funghi porcini sott’olio o dai formaggi caprini.

Il piatto forte della Valle rimangono però i pizzoccheri, una varietà di pasta artigianale fatta con farina di grano saraceno e generosamente condita con verze, burro, aglio, pepe e abbondanti quantità di formaggio Valtellina Casera. Una bomba di sapori e di calorie.

I pizzoccheri, piatto simbolo della Valtellina    cretits  Alberto Campanile

I pizzoccheri, piatto simbolo della Valtellina cretits Alberto Campanile

In alternativa, i ravioli di selvaggina conditi con il sugo d’arrosto.per continuare poi con secondi succulenti, come la guancetta di maialino brasata al Sassella o con uno spezzatino di cervo accompagnato da polenta taragna calda.

Chi ama i formaggi ha solo l’imbarazzo della scelta: il Bitto, prodotto con latte vaccino intero appena munto; lo Storico Ribelle Presidio Slow food; il Casera DOP di origini medioevali; lo Scimudin di pasta morbida e di veloce maturazione.

Una selezione dei meravigliosi formaggi della Valtellina   credits Alberto Campanile

Una selezione dei meravigliosi formaggi della Valtellina credits Alberto Campanile

Per finire in dolcezza si può optare per la Bisciöla, il panettone della Valtellina, che nulla ha in comune con il tradizionale dolce meneghino; disponibile tutto l’anno, ricco di uva sultanina, noci, fichi e altra frutta secca.

A fine pasto, non può mancare un bicchierino di Braulio, un amaro non molto alcolico preparato con 13 erbe spontanee locali, nel rispetto di una ricetta segreta tramandata da padre in figlio dal 1826.

Vi ricordiamo infine che, in quest’angolo di Lombardia, si producono vini eccellenti, come lo Sfursat o Sforzato di Valtellina, uno splendido passito rosso che dal 2003 può fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Provati per Voi:     Ristoranti

I ravioli di selvaggina dell'Agriturismo Rini

I ravioli di selvaggina dell’Agriturismo Rini   credits  Alberto Campanile

Ristorante Pizzeria Eira, via per Piatta 24, Bormio (So); cucina tradizionale ma anche rivisitata; da provare sciatt saraceni e slinziga con insalata e riduzione balsamica;  filetto di cervo, burrata, emulsione ai lamponi e sabbia ai multi-cereali. Chi preferisce il pesce può optare per i calamari a bassa temperatura arrostiti con canederlo.

Agriturismo Rini via Cavalier Pietro Rini 2, Bormio (So); da provare i ravioli di selvaggina al sugo d’arrosto e ricotta infornata e il ganassino di vitello brasato al vino Sassella cotto a bassa temperatura. Nell’annessa Butiga ( la bottega), si possono acquistare formaggi, burro e salumi di produzione propria.

 Ristorante Vecchia Combo, piazza Santuario 4, Bormio (So); locale intimo dove trionfa la cucina valtellinese classica, perciò pizzoccheri, sciatt, taroz. Buon rapporto qualità prezzo, prenotazione consigliata.

 

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